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Reggiana a -4 dalla vetta, Arzignano ko 3-1

I granata si rialzano dopo la cinquina incassata dal Carpi, lanciati dalla doppietta del solito Zamparo.

di Riccardo Marchetti
18 feb 2020
Reggiana-Arzignano
Reggiana-Arzignano

La Reggiana deve dimenticare la cinquina incassata a Carpi e capitalizzare la terza X consecutiva della capolista Vicenza e in tal senso ricevere l'Arzignano – una vittoria nelle ultime 10 – è un'occasionissima. Detto fatto: 3-1 e granata che salgono a -4 dalla vetta, lanciati dalla doppietta di uno Zamparo che, dal suo ritorno in Emilia, ha messo insieme 7 reti in 6 presenze.

L'altra faccia della serata è un Arzignano che vede salire a 5 i punti di distanza dalla zona salvezza, al termine di una partita nella quale è mancata la precisione, più che la prestazione. Sbaffo di prima per lo scatto di Kouko, sul rimorchio che segue Piccioni riceve al limite e sparacchia malamente alto. Per la Regia, un recupero di Martinelli porta all'avanzata centrale di Serrotti, tocco in area per Scappini e provvidenziale chiusura di Bigolin, palla deviata in angolo. Scappini di tutt'altra efficacia quando, sul cross di Libutti, fa da torre per Zamparo, sbucato sul filo del fuorigioco per il vantaggio granata.

Il gol incassato in chiusura di primo tempo non taglia le gambe agli ospiti, rientrati sul pezzo dal riposo. Kouko protegge palla e libera a destra Piccioni, che continua a fare a botte col mirino. Ma il pari arriva comunque a stretto giro: Calcagni recupera su Rossi e lancia Balestrero, che sfrutta l'incartamento di Espeche – e l'uscita avventurosa di Venturi – per insaccare di rasoterra nella porta sguarnita. Per un pari che dura 2', perché pure la difesa veneta ha i suoi black out: l'imbucata di Serrotti è di facilissima lettura, Tazza però si addormenta e finisce col rifilare un calcione a Zamparo, lanciatosi rapace sull'errore. Rigore un po' cercato ma comunque fischiato, sul dischetto va lo stesso ex Rimini e Tosi viene spiazzato.

Le papere difensive si sprecano: Rozzio svirgola sul tocco al volo di Kouko e offre la chance del pari a Piccioni, per l'ennesima volta improponibile al tiro. Cosa che non si può dire per Kargbo, che sul colpo di testa di Rossi sarebbe in fuorigioco ma viene riabilitato dall'inzuccata suicida del solito Tazza: destro al volo dal dischetto e partita decisa. Ma non chiusa: sul riciclo ancora di Kargbo, Radrezza incrocia sotto le gambe di Bonalumi e non trova il palo per questione di millimetri, mentre quando Casini carica da lontano Venturi non si fa sorprendere e manda in corner.


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