Reggiana-Mantova: uno 0-0 da sbadigli

Conta più per il Mantova che per la Reggiana la sfida del Tricolore: i virgiliani vanno a caccia di punti salvezza, i granata più dei play-off – ormai al sicuro – non possono chiedere.

I padroni di casa attaccano preferibilmente da destra, dove la rapidità di Carlini, Bovo e Panizzi crea più di qualche problema alla retroguardia lombarda: Calvano sfiora il vantaggio al 40' con un bel destro dal limite.

La miglior opportunità è dietro l'angolo: Calvano tiene in campo il pallone che innesca il flipper Diaby-traversa, poi Vinetot rallenta Bovo, murato sulla linea da Siniscalchi. Genevier chiude con una robaccia e si rientra negli spogliatoi sullo 0-0.

Donnarumma prova ad accendere un secondo tempo che ha poco da dire: la Reggiana avrebbe gli spazi, ma manca delle idee. Approssimativo Cesarini sull'invito di Carlini.

Duetto che si ripropone otto minuti più tardi, con gli stessi interpreti nelle vesti di assist man e terminale; non realizzatore, perché il mancino dal limite di Cesarini si impenna.

Il Mantova batte un colpo al 70' con Marchi, che crossa sul primo palo dove Di Santantonio fallisce l'impatto sulla sfera, che carambola poi sul braccio del neo entrato Regoli.

Nel finale l'ingenuo fallo di Diaby su Cesarini costa una pericolosa punizione al Mantova, che si perde Ghiringhelli, comunque impreciso nella torsione.

Ci provano anche i virgiliani in chiusura, ma il destro di Siniscalchi è tutt'altro che pericoloso per la porta di Narduzzo. Diverso il discorso se consideriamo la soluzione tentata da Lombardi, che fa la barba al palo di Tonti.

É questa l'ultima emozione, al Tricolore vince la paura di vincere.

LP

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