Rimini, parte l'avventura: si sogna in grande ma prima va fatta la squadra

Fatta la società bisogna fare la squadra, e il tempo non è amico. Il Rimini Football Club 1912 è ufficialmente nato e oggi sarà iscritto al prossimo campionato di Eccellenza. Il patron Giorgio Grassi ha presentato alla stampa dirigenza e allenatore, quell'Alessandro Mastronicola che ha sgroppato sulla fascia biancorossa per sette stagioni e che lo scorso anno ha fatto da vice ad Acori. In campo però ci vanno i giocatori e sul punto c'è ancora da lavorare. Già sicuro il ritorno del portiere Francesco Scotti, molto vicino quello di Adrian Ricchiuti: c'è già stata una chiacchierata ed entro domani ci sarà un incontro ufficiale. Gli altri vanno trovati e il mercato, a questo punto, non offre granché. Grassi però è ottimista e lunedì conta di portare al primo allenamento al Neri una ventina di giocatori. E nonostante le difficoltà l'obiettivo per la prossima stagione è la promozione in D, mentre nel medio/lungo periodo si sogna il ritorno nella mai dimenticata Serie B.

Una progetto ambizioso che richiede tempo, programmazione e soprattutto fondi. Grassi assicura che onorerà gli impegni ma per sua stessa ammissione è tutt'altro che uno sceicco. E allora la nuova società dovrà essere brava – parola del patron – nell'autogenerazione delle proprie risorse, sia sportive che finanziarie. Innanzitutto creando un settore giovanile che sia in grado di fornire ogni anno 3 o 4 innesti alla prima squadra, collaborando con le piccole realtà locali senza fagocitarle. E poi c'è la questione stadio, che nei progetti di Grassi dovrà essere ristrutturato e integrato con bar e ristoranti.

RM

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