San Marino: D...isastro

Una lezione che se presa nel modo giusto potrebbe anche diventare il propulsore per il futuro. Una retrocessione che non va giù nemmeno ad una piazza timida come quella di San Marino, potenzialmente e strutturalmente piazza almeno da serie B. Ed è in atto una vera e propria contestazione nei confronti della dirigenza. Il Presidente Luca Mancini ha già ampiamente spiegato in diretta Tv i motivi della fallimentare gestione del suo biennio da massimo dirigente biancoazzurro ed ha pagato con il massimo della pena. La macchia retrocessione tra i dilettanti non gliela toglie più nessuno. Ma; c'è un ma. Se davvero Mancini ha capito come funzionano le categorie inferiori, e vuole provare a ridurre la macchia, lo dimostrerà riportando subito il San Marino tra i professionisti, magari anche senza burocrazia, un anno in D potrebbe essere salutare per tutto l'ambiente. Primo tassello: confermare questo allenatore, prima scelta. In caso sia D'Adderio a non accettare i dilettanti, allora avanti con tecnici giovani vicini all'ambiente sammarinese. Il Presidente deve capire che San Marino è una realtà che ha dei valori e questi valori devono emergere. Il commissario tecnico della Nazionale Pier Angelo Manzaroli ha tutti i requisiti per essere l'allenatore giusto per riportare il San Marino in Lega Pro. Sta facendo benissimo in D una coppia tutta sammarinese snobbata maldestramente: il duo Francesco Baldini - Luciano Mularoni, uno sammarinese acquisito ex capitano del Genoa, l'altro sammarinese puro sangue,stanno lottando spalla a spalla con il Cuneo per portare il Sestri Levante in Lega Pro. 75 punti in 37 partite e miglior difesa con 23 goal subiti, sono un biglietto da visita notevole per chi si informa. Il suo nome si è fatto mille volte: Roberto Cevoli, altro tecnico che può far al caso del San Marino. L'allenatore è molto importante, ma Mancini deve ripartire dalla società. In D occorre una società snella, via tutti quelli che hanno fatto il loro tempo, e una rete di osservatori veri, che vadano a vedere le partite degli altri, per conoscere i giocatori di queste categorie non c'è altro modo. Mancini, deve partire subito e non aspettare. Il futuro è adesso se vuole imitare il Rimini. Sono tre i momenti che fotografano questa retrocessione: la sconfitta di Santarcangelo, quella in casa con il Savona e naturalmente il suicidio di Reggio Emilia. Ma questo appartiene già al passato.

Lorenzo Giardi

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