Con la prossima e ultima seconda divisione della storia, stile “coltello tra i denti”, i club cercano di attrezzarsi, ed è ancora più forte, rispetto agli scorsi anni, la corsa al tassello mancante.
Tra le romagnole, non c'è alcun dubbio, che Santarcangelo e Forlì sono nettamente più avanti rispetto a Rimini e Bellaria. Le prime due sono squadre quasi complete e in ritiro da giorni, le ultime due hanno completato l'iscrizione al fotofinish e non possono nemmeno definirsi cantieri aperti. Partiamo da Rimini : Marco Osio nuovo allenatore, ma ancora non è stata comunicata la data della presentazione. Anche il ritiro non è definito, si parla del paesino di Carpegna ma non c'è nessuna ufficialità.Abbozzata la data di un eventuale raduno in giovedi 25 luglio, se così fosse, dovranno presentarsi tutti i giocatori sotto contratto: Andrea Brighi, Gasperoni, Ferrari, Rosini, Marco Brighi, Onescu, Valeriani e Francesco Scotti, l'ex portiere del San Marino ha un altro anno di contratto con il club biancorosso. Attorno a questi otto va costruita l'intera squadra. Non è un mistero che Osio voglia portare a Rimini tre giocatori con lui a Bellaria : il difensore Martinelli, e gli attaccanti Fall e Nicastro. Appare invece pura utopia il ritorno di Adrian Ricchiuti. Se Ricchiuti vuole il Rimini, conoscendo le difficoltà del sodalizio biancorosso,non può far altro che accettare una nettissima decurtazione del suo esoso ingaggio. Una sorta di riconoscenza del gaucho nei confronti del club che lo ha consacrato.Se così non è, parlare di Ricchiuti a Rimini non ha alcun senso. A Bellaria la situazione è ancora più confusa. Alfonso Pepe dovrebbe essere richiamato alla guida tecnica, ma ancora non c'è l'ufficialità. L'unica certezza è il settore giovanile affidato a Totò De Falco. Da domani partirà una sorta di stage, con diversi giovani sotto osservazione.Continuano a rinforzarsi Forlì e Santarcangelo. Domani l'attaccante del Palermo, lo scorso anno a Gubbio, Umberto Nappello classe 91, raggiungerà la squadra di Attilio Bardi. Mentre ormai da un paio di giorni ad Alfero in ritiro con il Santarcangelo, il trequartista scuola Bologna, Riccardo Pasi.
Tra le romagnole, non c'è alcun dubbio, che Santarcangelo e Forlì sono nettamente più avanti rispetto a Rimini e Bellaria. Le prime due sono squadre quasi complete e in ritiro da giorni, le ultime due hanno completato l'iscrizione al fotofinish e non possono nemmeno definirsi cantieri aperti. Partiamo da Rimini : Marco Osio nuovo allenatore, ma ancora non è stata comunicata la data della presentazione. Anche il ritiro non è definito, si parla del paesino di Carpegna ma non c'è nessuna ufficialità.Abbozzata la data di un eventuale raduno in giovedi 25 luglio, se così fosse, dovranno presentarsi tutti i giocatori sotto contratto: Andrea Brighi, Gasperoni, Ferrari, Rosini, Marco Brighi, Onescu, Valeriani e Francesco Scotti, l'ex portiere del San Marino ha un altro anno di contratto con il club biancorosso. Attorno a questi otto va costruita l'intera squadra. Non è un mistero che Osio voglia portare a Rimini tre giocatori con lui a Bellaria : il difensore Martinelli, e gli attaccanti Fall e Nicastro. Appare invece pura utopia il ritorno di Adrian Ricchiuti. Se Ricchiuti vuole il Rimini, conoscendo le difficoltà del sodalizio biancorosso,non può far altro che accettare una nettissima decurtazione del suo esoso ingaggio. Una sorta di riconoscenza del gaucho nei confronti del club che lo ha consacrato.Se così non è, parlare di Ricchiuti a Rimini non ha alcun senso. A Bellaria la situazione è ancora più confusa. Alfonso Pepe dovrebbe essere richiamato alla guida tecnica, ma ancora non c'è l'ufficialità. L'unica certezza è il settore giovanile affidato a Totò De Falco. Da domani partirà una sorta di stage, con diversi giovani sotto osservazione.Continuano a rinforzarsi Forlì e Santarcangelo. Domani l'attaccante del Palermo, lo scorso anno a Gubbio, Umberto Nappello classe 91, raggiungerà la squadra di Attilio Bardi. Mentre ormai da un paio di giorni ad Alfero in ritiro con il Santarcangelo, il trequartista scuola Bologna, Riccardo Pasi.
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