Il Santarcangelo sfiora il colpaccio a Venezia

Il Santarcangelo va molto vicino a far festa in casa della capolista, si conferma squadra solida e bene allenata. Il Venezia la rimedia come sempre nel finale, stavolta ha bisogno di un rigore. Defendi da fuori, perchè i romagnoli la giocano a viso aperto e poi danno sempre fastidio ad un Venezia che in stagione contro i gialloblu non ha mai vinto Campionato e Coppa mai una gioia. Falzerano prova di forza, Nardi risponde a pugni chiusi. E allora il Santarcangelo che sta alto e petto in fuori trova il vantaggio che non è casuale. Jadid dall'angolo, Sirignano allunga e nessuno segue Defendi. E' il gol dello 0-1. Ripresa, ancora Zampano a provarci. Solo brivido al Sant'Elena e adesso la capolista fa venti minuti di rumba e ci mancherebbe. Garofalo calcia una punzione che tocca la traversa e poi Falzerano se la trova bene sul dischetto ma alza la conclusione. Chiuso, si, ma pronto a ripartire e vicino anche a chiuderla il Santarcangelo. Defendi chiama Facchin alla parata in 2 tempi, Danza subito dopo ruba una grande palla e invita Cori al festone collettivo. Tocco poco lucido dell'attaccante e addio. Addio perchè colpito, ma non affondato, il Venezia si fa vivo. E passa. Fabiano sfonda centralmente, Posocco lo alza. E' un rigore che il bomberone Geijo converte nell'1-1. Adesso la capolista prova a rovesciare il mondo, Ferrari va gelare il sangue a Marcolini, ma il Santarcangelo torna a casa con un pareggione che poteva anche essere qualcosa di più grosso.

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