Santarcangelo - Valle d'Aosta rinviata per neve

Un campo verde in crosta di neve può servire al massimo per il menù di Natale. Non certo per giocare a calcio, anche convincere l'arbitro a rinviare è stata impresa da task force. Tutti uniti perché dal sopralluogo delle 14 il direttore rientra con un "si può fare" frase che storicamente non porta un granché bene nemmeno in politica. Problema numero 2, che diventa il numero 1. Lo stadio è ancora chiuso. Il ghiaccio formatosi su scale e rampe di accesso alla tribuna mette in pericolo l'incolumità degli spettatori e il responsabile delle sicurezza non da l'ordine di aprire i cancelli. Nuovo sopralluogo sul campo, le squadre si scaldano e si profila l'ipotesi di cominciare a porte chiuse. Un problema regolamentare non da poco perché il Santarcangelo non ha il campo squalificato e può rifiutare tale soluzione. La neve ricopre il terreno sul quale zampettano increduli i giocatori che si riscaldano. Benny Carbone, tecnico aostano, vuole giocare. Spese di viaggio e logistica di una trasferta non proprio comoda lo suggeriscono. Il pallone non rimbalza, non nevica da meno di 24 ore e dunque non c'è obbligo di spalare. Il direttore si arrende alle 14.40 quando in teoria doveva correre il minuto 10. Invece corre solo il ds Melini a comunicare il rompete le righe.

Roberto Chiesa

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