Serbia - Inghilterra, botte da orbi

La UEFA ha aperto un’inchiesta disciplinare contro la Federcalcio serba (FSS) e quella inglese (FA) a seguito di diversi incidenti avvenuti durante la vittoria per 1-0 dell’Inghilterra sulla Serbia nel ritorno degli spareggi di qualificazione per gli Europei UEFA Under 21 allo stadio Mladost di Krusevac, gara giocata martedì. Cori razzisti, violenze e incidenti hanno contrassegnato la partita. Preso di mira il giocatore di colore inglese Danny Rose, sottoposto ripetutamente a cori in cui i tifosi serbi facevano il verso della scimmia: al fischio finale lui ha reagito prendendo il pallone e tirandolo verso le gradinate, l'arbitro lo ha espulso, sebbene la gara fosse già terminata. A quel punto, racconta Rose, "sono stato colpito da monetine, pietre, oggetti di ogni tipo, mentre rientravo negli spogliatoi". Ma non è tutto, perché dopo che il gol segnato nei minuti di recupero ha dato all'Inghilterra la vittoria per 1-0 (e la qualificazione alla fase finale dell'Europeo di categoria), in campo è scoppiato il putiferio. A fine match un gruppo di tifosi ha invaso il campo, è iniziata una rissa collettiva con il coinvolgimento di giocatori e staff delle due squadre.
La federcalcio inglese (Football Association) ha presentato una dura nota di protesta all'Uefa, chiedendo un'inchiesta e pesanti sanzioni contro la Serbia. Non è la prima volta che la Serbia viene accusata di razzismo e violenze nel calcio. Nel 2007 la federazione calcio serba ricevette 16 mila sterline di multa per incidenti di questo tipo durante una gara contro l'Olanda. E poi ci sono state le ben note violenze in Italia, quando nel 2010 la tifoseria serba costrinse addirittura a interrompere una partita della nazionale italiana a Genova.

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