Anche Bisoli ha scoperto la prima volta. C'è voluta la terza sconfitta consecutiva, una resa incondizionata. Ed è la terza di fila. Dall'organizzazione di Mangia, al pragmatismo disperato di Foscarini, alla classe cicciona di Sodinha. In mezza ad una non reazione e ringraziamenti sparsi per aver dato tutto. Per la prima volta Pierpaolo Bisoli rischia l'esonero da allenatore del Cesena. Gli era successo a Cagliari e Bologna, mai a Cesena dove due campionati vinti e una bella salvezza sono un credito importante riscosso ormai interamente in un campionato nel quali i bianconeri dovevano fare di più. Indipendentemente da come finirà la storia sua, indipendentemente da come finirà il campionato. La squadra che Foschi ha consegnato al suo allenatore è nata per provarci e per giocare, ma ha sempre girato a tre cilindri e difettato di soluzioni offensive in palese contrasto con le qualità dei suoi uomini. A questo, ed è un'altra prima volta per Bisoli, si aggiunge una condizione atletica deficitaria e una marea di infortuni muscolari sui quali una spiegazione non c'è, ma tante supposizioni si. È una giornata convulsa in bianconero tra chi vorrebbe sterzare e cambiare e chi dare al tecnico un'altra possibilità. Certa una chiacchierata con Colomba, una con Arrigoni, una con Beppe Angelini che allena la primavera. Forse, solo forse. Con l'Avellino toccherà ancora a Bisoli.
Roberto Chiesa
LE INERVISTE
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