Serie C, Ghirelli: "Presidenti e medici di società mi dicono che non ci sono possibilità per il protocollo"

Il numero 1 della Lega Pro vede molto difficile un ritorno in campo. Dubbi confermati dai presidenti delle squadre e dai 60 medici socali.

I dubbi sulla ripartenza del calcio crescono indirettamente al campionato di riferimento. Se in serie A qualche speranza in più ci può essere, a scendere diventa sempre più complicato.  Difficile, se non impossibile rivedere le squadra di LegaPro in campo. Troppi dubbi, troppe incertezze. Non è questione di sensazioni, è quanto manifestato dai presidenti delle 60 società di serie C con i rispettivi medici sociali che hanno incontrato virtualmente il numero 1 della Lega Pro Francesco Ghirelli. Il presidente ha parlato a Radio Punto Nuovo delle difficoltà di credere in una ripartenza, proprio per l'impossibilità applicativa del protocollo. Ghirelli vede più plausibile uno spostamento in avanti del rientro: “In modo che ci siano progressi scientifici e il virus diminuisca di intensità e si ammortizzino i costi”. Il presidente della Lega Pro ha sottolineato come sia impossibile risolvere il problema nel giro di qualche settimana. Ghirelli ha anche ricordato che la voglia e la volontà di tornare in campo ci sarebbe tutta, ma la responsabilità presuppone di attendere indicazioni da parte delle autorità competenti. 

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