Visto che la notizia sta sempre in testa, il Fano fa un punto. E chiusa lì, chiusa perchè il Mestre attacca e sbatte su un Miori super e insomma non va oltre l'1-1 in un anticipo sul quale forse aveva sperato e segnato in qualcosa di più. Beccaro ci prova al volo, ma abbatte il compagno (nel senso di maglia) Protti. Il Mestre forza nel tentativo di passare, i marchigiani abbassano la difesa e la stringono. Ancora Beccaro ci prova con destro, ma lo chiude troppo. A sorpresa passa il Fano: il portiere Gagno si addormenta al limite ad aspettare la palla, Torelli ci mette la punta e lo fa secco. Per gli ospiti ultimi in classifica è una festa esagerata. Festa che dura poco. Punizione di Sodinha, parabola magica e pareggio per il mago pancione che non segnava da quasi un anno. Ripresa, si gioca a una porta, quella del Fano. Ma Miori la bilnda e il tiro al piccione resta tutto molto sulla carta, molto teorico a tutto vantaggio del piccione. Mandrakata di Sodinha per Boscolo Papo, diagonale intercettato alla grande dal portiere. E allora il prestigiatore con le caviglie di vetro di riprova su punizione, bel tiro non fortissimo che l'indemoniato Miori neutralizza ancora. In tutta la ripresa il Fano si vede una volta sola con il bel contropiede di Melandri: lo scarico dell'ex Forlì per Lanini che scrolla la rete, ma da fuori. L'occasione che il Mestre costruisce e che Bonaldi alla fine si farà parare da Miori comincia con un fallo a centrocampo, piuttosto netto per la verità, non ravvisato dall'arbitro. Decisione che fa sbroccare Ayoub sulla panchina fanese, il secondo portiere viene cacciato. Il resto è recupero sterile e improduttivo. Il resto è un pari che serve a poco al Mestre e meno al Fano, se non per dire che qualcosa infondo si muove.
Riproduzione riservata ©
