SERIE C

Serie C, traffico in vetta: 6 squadre in 5 punti

Nel Girone B Cesena, Entella e Pontedera approfittano dei mezzi passi falsi di Reggiana e Gubbio per avvicinarsi alla vetta.

Tra le due litiganti gode il Cesena. Una vittoria sporca ma fondamentale per il “Cavalluccio” in quel di Pesaro: in un campo ai limiti della praticabilità i bianconeri sono bravi prima a reagire sul rigore molto dubbio trasformato da Fedato per il vantaggio Vis, poi a rimontare con Corazza e Stiven Shpendi. Da una parte la solita firma del Joker che continua a segnare, dall'altra quella del giovanissimo talento da far crescere per traformarlo in un “crack”. Cesena terzo ad una giornata dal giro di boa con Reggiana e Gubbio che, molto probabilmente, si giocheranno il titolo platonico di “campione d'inverno”. Due pareggi a reti bianche per le prime due della classe: la “Regia” in casa con l'Olbia, i rossoblu a Sassari contro la Torres. Due X che avvicinano pericolosamente le altre: il Cesena appunto, ma anche Entella e Pontedera. I liguri se ne vanno da Recanati tra infinite polemiche ma con 3 punti di importanza vitale per mantenere il passo delle prime, i toscani continuano nel loro “magic moment”. Con il 2-1 sulla Fermana griffato Nicastro, i ragazzi di Max Canzi stanno scalando la classifica: quinta vittoria consecutiva, l'ottava nelle ultime nove con 25 punti conquistati sui 27 disponibili. Il Pontedera, a quota 33, continua a stupire ed ora è atteso dal big match del “Barbetti” contro il Gubbio. Lì si scoprirà qualcosa in più sulle reali ambizioni dei granata. Stabilmente in zona play-off ci torna anche il Rimini dopo il 2-1 da “montagne russe” contro l'Ancona: il rigore sbagliato e il vantaggio dorico, la rimonta in 3 minuti dei biancorossi di Gaburro che salgono a 28 punti assieme alla stessa Ancona e alla Lucchese. Servirà ritrovare continuità di risultati, a partire dal penultimo atto per questo 2022 contro il Montevarchi. Capitolo romagnole chiuso con l'Imolese: la cura Anastasi, al momento, ha portato a due 0-0 contro Vis Pesaro e San Donato. Troppo poco per scacciare lo spettro dei play-out.

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