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Si assegna l'Europeo: il calcio torna a casa o torna a Roma?

Esattamente 39 anni dopo la finale del Mundial '82, l'Italia sfida l'Inghilterra per un titolo europeo che gli azzurri non vincono dal '68.

11 lug 2021

Wembley spezzerà un tabù in corso dagli anni '60, resta solo da capire chi, tra Inghilterra e Italia, si libererà finalmente del peso che porta. Pesi ben diversi, a dire il vero. Gli inglesi sono a secco dal vittorioso Mondiale casalingo del '66: primo e unico titolo della Nazione che ha invitato il calcio ma che, da allora, non mai più arrivata in finale in nessun torneo, prima di oggi. Viceversa, sarà la terza finale europea in 21 anni per l'Italia, che però come titoli continentali è ferma a quello del '68, anche quello conquistato in casa. Nel nuovo millennio Zoff c'è andato vicinissimo, Prandelli ha fatto quel che ha potuto, entrambi hanno ceduto il passo – in maniera opposta nel punteggio – agli allora campioni mondiali in carica. Come loro Mancini non è favorito, a differenza loro però se la vede con chi non vince da troppo tempo per non sentire la pressione, per la quale il calore dei quasi 70mila di Wembley potrebbe essere sia miccia che estintore. Di questi, 7mila italiani – più i connazionali residenti oltremanica – pronti a trasformare il coro inglese “Football's coming home” nel simile, per quanto opposto, “Football's coming Rome”.




Un assente per parte – l'ovvio Spinazzola e poi Foden – e salvo sorprese stesse formazioni delle semifinali. L'unico dubbietto per Mancini riguarda il possibile falso 9 al posto di Immobile, sin qui mai convincente. Una soluzione già provata a partita in corso contro la Spagna e che, a sorpresa, potrebbe portare nell'11 Bernardeschi. Southgate fonda le sue ambizioni su una difesa che ha preso solo un gol – e su punizione – e sul punterone Kane: 4 reti dagli ottavi in poi e vicino ad aggiungere, al titolo di capocannoniere mondiale, quello di capocannoniere europeo (Ronaldo e Schick sono a +1). In prima linea per negargli il bis il duo Chiellini-Bonucci, che sino a stasera erano gli unici, tra i top ten di presenze in azzurro, a non essere scesi in campo in due finali con l'Italia: i bianconeri ci riprovano 9 anni dopo Euro2012 e con la speranza di non eguagliare Paolo Maldini, l'unico della suddetta lista ad essere uscito sconfitto in entrambi i casi. Ma la cabala, tanto cara al CT Mancini, è dalla loro: perché l'11 luglio 1982, 39 anni fa esatti, l'Italia batteva 3-1 la Germania Ovest e diventava campione del mondo.





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