DECRETO

Stop al calcio fino al 3 maggio

ieri il decreto del Premier Conte che stoppa ancora gli allenamenti. Polemica a distanza tra Gravina e Malagò

In estrema sintesi tutto fermo fino al 4 maggio. Il nuovo decreto che impone la quarantena sarà in vigore fino al 3 maggio e a parte qualche attività il resto è stoppato fino a nuove decisioni. Polemica aperta tra il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il Presidente del Coni Giovanni Malagò "Tutti si fermano e il calcio no? Non entro nel merito delle scelte che hanno adottato le altre discipline. Il calcio ha una sua specificità: per dimensione, per partecipazione e per impatto economico del lockdown. Siamo comunque in linea con quanto chiedono Fifa e Uefa". Parole pronunciate da Gravina e raccolte dall'Ansa, in risposta a quanto dichiarato dal Presidente del Coni Giovanni Malagò, il quale aveva notato come il mondo dello sport, ad eccezione di quello del calcio, si stia orientando verso lo stop definitivo ai campionati già interrotti per l'emergenza Covid-19. Intanto, come detto, il Premier Giuseppe Conte con il nuovo Decreto ha prolungato anche per eventi sportivi ed allenamenti la quarantena fino al 3 maggio. Per la prossima settimana la commissione medica della Federcalcio completerà il protocollo di sicurezza per il ritorno in campo. Si seguiranno, le linee guida della Federazione Medica Sportiva Italiana, ossia tamponi per tutti, controlli di immunità per i negativi e, ovviamente, non solo i calciatori, ma anche massaggiatori, dirigenti al seguito, e naturalmente gli arbitri. Tutto questo vale per Serie A dove le risorse sono notevolmente diverse rispetto ad una serie C, dove i protocolli sono arrivati, ma per molti dirigenti di società assolutamente non applicabili

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