Tavecchio shock: frase razzista in conferenza stampa

L'Inghilterra è molto più avanti di noi - questo è condivisibile. Il sistema anglosassone prevede un permesso di lavoro, da concedersi - in termini di calciatori - sulla base della professionalità, qualità e prospettive degli stessi. L'Italia potrebbe prendere spunto da quello - altrettanto condivisibile.
Lo ius soli è troppo garantista e il sistema europeo limita lo sviluppo dei vivai nazionali estendendo ad ogni anfratto sociale l'arazzo di libera circolazione di servizi, lavoratori, merci e capitali? Francamente questo è un problema che non nasce oggi e non si risolverà domani. Anzi, forse non si risolverà mai. Di più: forse non è nemmeno un problema.
La Legge Bosman esiste dal dicembre 1995, da 20 anni. E in essa non c'è nulla che impedisca alle Federazioni di imporre piani di sviluppo nazionali nel mondo del calcio. Semplicemente liberalizza la circolazione dei calciatori professionisti, in quanto lavoratori.
Da lì a citare tale "Opti Pobà, che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio" tanto ce ne passa, anche se la sinapsi è difficilmente decifrabile.
Carlo Tavecchio ha segnato un clamoroso autogol, tanto che il web e l'opinione pubblica si sono scatenati nel delegittimare il presidente della LND, a cui chiedono il ritiro della candidatura.
La comunicazione è una componente imprescindibile dei nostri tempi, anzi già da molto prima. E Tavecchio rischia di pagare caro la "pressapochezza" ostentata, per la "gioia" di Demetrio Albertini.

LP

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy