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Tragedia Chapecoense, l'aereo non era adatto a una tratta così lunga. Amputata una gamba al portiere sopravvissuto

30 nov 2016
Tragedia Chapecoense, l'aereo non era adatto a una tratta così lungaTragedia Chapecoense, l'aereo non era adatto a una tratta così lunga. Amputata una gamba al portiere sopravvissuto
Tragedia Chapecoense, l'aereo non era adatto a una tratta così lunga. Amputata una gamba al portiere sopravvissuto - Il veivolo, precipitato per mancanza di carburante, era inadatto ai quasi 3mila chilometri del volo....
Assume contorni grotteschi il disastro aereo di Medellin costato la vita a 71 persone tra giocatori e staff della Chapecoense, giornalisti e personale di volo causa esaurimento del carburante. Un contrattempo evitabile in partenza, visto che, secondo diversi esperti di aviazione, il mezzo usato per il viaggio, un Avro Regional Jet 85 della compagnia boliviana LaMia, non era adatto per una tratta così lunga.

Troppi i quasi 3mila chilometri che separano la città boliviana di Santa Cruz de la Sierra e Medellin, una distanza molto vicina all'autonomia di volo dell'aereo. Quando, come ha spiegato un funzionario dell'aviazione civile colombiana, “i protocolli di sicurezza prevedono che un velivolo debba avere combustibile sufficiente per sostenere eventuali emergenze”. Emergenza che puntualmente si è verificata quando, poco prima dell'arrivo dell''RJ 85, un Airbus 320 ha ottenuto priorità di atterraggio, ironia della sorte per una perdita di carburante. A quel punto l'aereo è rimasto in attesa di ulteriori ordini rimanendo a secco. Da ciò sono derivati i problemi elettrici segnalati dal pilota, il quale, come riportato dal quotidiano El Tiempo, avrebbe gridato via radio la necessità di un atterraggio d'emergenza.

Intanto è dato per definitivo il bilancio di sei superstiti, nello specifico una hostess, un giornalista un tecnico di volo e tre calciatori. Questi ultimi sono il difensore Neto – che ha riportato un trauma cranico e diverse fratture esposte – il secondo portiere Jackson Follman – cui è stata amputata la gamba destra – e il difensore Alan Ruschel, a rischio paralisi. Loro e i 9 non convocati sono tutto ciò che resta di una squadra che nel 2009 giocava nella Serie D brasiliana e che oggi avrebbe affrontato l'Atletico Nacional di Medellin nella finale di andata della Copa Sudamericana, l'equivalente dell'Europa League.

E che ora incassa la solidarietà degli avversari: il Nacional ha chiesto che la coppa sia assegnata alla Chape, mentre le altre squadre verdeoro propongono di garantirle tre anni senza retrocessioni. Tanti i messaggi di cordoglio, tra i quali quelli del presidente colombiano Juan Manuel Santos e dell'ex Fiorentina Edmundo, che avrebbe dovuto essere sull'aereo come inviato di Fox Sports. In Europa minuto di silenzio in Torino-Pisa di Coppa Italia, così come negli allenamenti di Real Madrid e Barcellona.

RM

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