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A tutta Virtus. I cannibali neroverdi

Un gol costruito da Pecci e rifinito da Tortori per la seconda Coppa Titano della storia della Virtus. Il club di Acquaviva nella stagione 2024-2025 vince tutto

di Lorenzo Giardi
25 mag 2025
©FSGC/Pruccoli
©FSGC/Pruccoli
Virtus Campione - Triplete San Marino

Bum Bum Bum Virtus e tanti saluti agli ammiratori. Supercoppa, Scudetto e Coppa Titano: i coriandoli volano sempre sul tetto di Acquaviva. In soli 24 mesi i neroverdi si sono trasformati da semplici outsider in autentici cannibali. La Virtus sparecchia e porta a casa tutto.

Il 28 agosto 2024, sempre lui, Loris Tortori, assesta il colpo che piega La Fiorita e i “bizzottiani” alzano la Supercoppa. Il 19 aprile, proprio con un pareggio contro il Tre Fiori, arriva il secondo scudetto consecutivo. Il 24 maggio 2025, la firma è ancora quella di Loris Tortori, ma con l'eccezionale partecipazione di Alessandro Pecci, arriva la Coppa Titano.

“Triplete”, tripudio, “TriVirtus”. Troppa Virtus per tutti, anche per un ottimo Tre Fiori che partirà meritatamente — e giustamente — ancora da Danilo Girolomoni, capace in un solo anno di dare una vera identità al club di Fiorentino.

Quello che emerge osservando i neroverdi è la grandissima e difficilissima capacità di saper leggere benissimo i momenti della partita e curare i dettagli. Dai blocchi era uscito meglio il Tre Fiori, ma di minuto in minuto, ad occhio nudo, vedi lievitare la Virtus che prende campo, stritola gli avversari grazie alle frecce Pecci da una parte e Tortori dall'altra, ma con in mezzo il lavoro ai fianchi di Simone Benincasa.

Questo il trio delle meraviglie. Poi c'è un centrocampo straordinario: cuore, polmoni, logica e competenza con Ciacci, Montanari e quel Buonocunto lì, solo da clonare. Dietro, il pacchetto arretrato risolve, controlla e imposta con Gori (partita sontuosa la sua), Rinaldi (baluardo insormontabile), Piscaglia e Sabato.

Senza macchia la partita di uno degli uomini mercato del momento, il portiere Mirco De Angelis. Quello che fa la differenza nel calcio di oggi è soprattutto un gruppo coeso, mai a pancia piena e voglioso di dimostrare il proprio valore in qualsiasi partita. Lo dimostrano i numeri “monstre” di questa Virtus.

Luigi Bizzotto, quando è ora, si guarda alle spalle e può scegliere. Un gran lusso poter inserire a partita in corso gente come Vallocchia, Golinucci, Lombardi, Piovaccari, Muggeo, Giacomini Rizzo. E tra i due portieri — di De Angelis abbiamo già detto — l'altro è Passaniti, di assoluta affidabilità.

E ieri sera era assente il capitano Battistini, altro grandissimo protagonista di questa straordinaria stagione neroverde. Alle spalle di tutto questo c'è una società che passa dalla solidità del Presidente Giulianelli alle perle di saggezza del DS Matteo Guiducci.

Bello, bello e ancora bello vedere tutto il Tre Fiori restare in campo al termine dell'incontro per onorare i campioni con l'ormai classico — ma non scontato — “pasillo de honor”.

Al San Marino Stadium, Virtus batte Tre Fiori 1-0. Entrambe le squadre volano stra-meritatamente in Europa: Virtus in Champions League e Tre Fiori in Conference League.





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