
Qualche mese dopo aver fatto la storia, tu e i tuoi ragazzi siete pronti a ricominciare a lavorare per i prossimi impegni. La prima domanda che ti faccio è: avete avuto tempo per rendervi conto adesso di cosa avete fatto?
"Ci siamo resi conto, sì, il tempo l'abbiamo avuto, però adesso non vediamo l'ora di ricominciare perché non ci siamo più visti. Quindi anche rivedere i ragazzi dopo quello che è successo ci fa molto piacere, non vediamo l'ora".
Finita l'esperienza in Nations League, si ritorna a giocare partite "un po' più impossibili". Quale sarà l'approccio a questo tipo di avversari?
"L'approccio credo che debba essere e sarà sempre lo stesso quello che abbiamo avuto fino adesso. È chiaro che, come dicevi tu, gli avversari saranno di un livello un pochino più alto, però noi dobbiamo mantenere e cercare di continuare il nostro percorso di crescita che abbiamo fatto fino adesso. E quindi, a livello di mentalità, mantenere quello che abbiamo avuto fino ad oggi".
Tu hai puntato su un gruppo, però hai sempre detto che le porte della Nazionale restano aperte. Quindi continui a guardare, a vedere eventualmente se c'è qualcosa da fare, chi poter innestare. Sono tutti teoricamente convocabili?
"Assolutamente sì. Io le porte non le chiudo a nessuno e sono aperte per tutti. È chiaro che stiamo cercando di puntare sui giovani che ci hanno comunque dato dei grandi risultati e a questo proposito stiamo cercando di vedere più ragazzi possibili, anche di età un pochino più basse. Cioè basse intese più giovani. E quindi cerchiamo di avere una visione a 360 gradi per non farci trovare impreparati".
Ecco, Daniele Arrigoni dice che Roberto ha avuto il coraggio di far giocare i giovani. Ora tu parli di ancora più giovani, quindi volete alzare ancora di più l'asticella?
"Ma noi l'asticella dobbiamo alzarla perché abbiamo fatto delle cose importanti, però ci siamo resi conto che possiamo farne ancora. E quindi è giusto cercare di fare sempre le cose per bene".
Nel video l'intervista a Roberto Cevoli, CT di San Marino