E la Folgore va fuori all'ultimo secondo

Sarà anche il gioco più bello del mondo, certo che sa essere anche il più crudele. Il calcio regala il meglio e il peggio di sè in meno di 10 minuti. Emulsiona fegati, cuori, gambe, cervelli. Accoglie la Folgore nella storia a braccia aperte e la caccia a calci nei denti qualche minuto dopo. Fino al dramma sportivo è una partita a senso unico con Falciano a tenere palla,  a muoverla per vie orizzontali, a cercare l'imbucata che potesse portare al gol, a quel gol che divide un rimpianto da un trionfo. Il match è bloccato, l'Engordany mette tutti dietro la linea della palla a protezione dello status quo e affida scudo e spada a Tourè che là davanti sta da solo a far la guerra un po' con tutti. Le occasioni non sono molte, per il volume di gioco prodotto. Comunque il possesso è costante e col passare dei minuti, quando Lasagni si gioca anche Semeraro sale la qualità offensiva.

Ripresa, il caldo appiccicoso del Morgagni non aiuta verso quel cambio di passo necessario a mettere l'avversario in difficoltà e allora è sempre più chiaro che quello che sarà, sarà grazie ad un personalismo, uno spunto, un calcio piazzato. Con l'ingresso di Bernardi prima e Domeniconi poi tutto l'arsenale offensivo è in campo. Tempo di una mezza protesta per un mezzo rigore su Badalassi che l'atmosfera si incendia. Minuto 72, Dormi accarezza con il sinistro e sbatte sul palo un gran palla per l'1-0. La Folgore prende coraggio, il portiere Coca si imberretta e regala un angolo. Che è quello dell'estasi. Perchè Sacco stacca di giustezza e viene giù la tribuma. Mancano meno di 5 minuti più recupero e la reazione andorrana non produce nulla di che. Anzi, la Folgore con Semeraro innnescato da Dormi fallisce il match point e mentre scorrono gli ultimi secondi capita in area la palla della disperazione che Sartori vuol pulire e mette in porta, la sua. In un attimo la storia combia colore, sono lacrime per un passaggio del turno mai così vicino, per una notte diventata infernale, per una cosa che non ha senso e che lascia tutti senza fiato, senza parole, senza qualcosa in mano. Tranne l'orgoglio di esserci andati a un secondo a quella cosa che si può sognare anche per una vita intera.

r.c.

Ascolta le parole di Oscar Lasagni: "Ai ragazzi dico solo grazie"

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