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I quarti di finale aprono i playoff per lo scudetto

La Fiorita e Tre Penne sfidano Fiorentino e Libertas, Tre Fiori e Virtus contro Faetano e Pennarossa.

10 mag 2022

Archiviati gli spareggi, è tempo di quarti playoff. La formula è la stessa: andata e ritorno (domani alle 20:45 e domenica alle 15) e la meglio piazzata in stagione che passa anche in caso di doppio pari o di vittoria e sconfitta con medesimi scarti. Qui il ruolo di testA di serie spetta alle nuove entrate in griglia, ossia La Fiorita, Tre Penne, Tre Fiori e Virtus.

Chiuso il girone in vetta – forte di un ruolino da una sola sconfitta nelle ultime 20 – La Fiorita affronta l'unica squadra che, negli spareggi, ha fatto saltare il fattore classifica: ossia il Fiorentino, che ha fatto fuori la Folgore campione in carica trascinata, ancora una volta, dal duo Ben Kacem-Abouzziane, coppia salita a quota 28 reti in campionato. Coppia alla quale si aggiunge l'esperto Castellazzi, arrivato a gennaio proprio dalla Fiorita. Curiosamente, le due squadre si sono affrontate nell'ultima di stagione regolare: fu uno 0-0 che disse poco, visto che entrambe avevano già cristallizzato i rispettivi piazzamenti.

Sul lato opposto del tabellone, domina il derby della funivia: il Tre Penne, a lungo capolista e beffata di un solo punto da Montegiardino, contro la Libertas. L'unica ad aver superato gli spareggi con un filo di gas, con l'8-0 complessivo al Domagnano che parla di una squadra in palla e pronta a giocarsi le sue carte.

E poi due sfide dal contesto simile: Tre Fiori-Faetano e Virtus-Pennarossa. Le due teste di serie hanno chiuso appaiate in classifica, le due contendenti invece hanno faticato più del previsto per eliminare San Giovanni e Murata, trovando il gol della tranquillità solo nei 10' finali del ritorno.

Vinta meritatamente la Coppa Titano, il Tre Fiori si affaccia ai quarti con un duplice vantaggio: la consapevolezza di aver dimostrato di essere una delle più accreditate e la serenità di chi ha già un trofeo in bacheca e il pass per l'Europa in mano. Europa che è uno degli obiettivi della Virtus, costruita proprio per spezzare l'egemonia delle solite 4 e sognare in grande. Il 4° posto nel girone ha confermato che le basi del progetto sono valide, ora però viene il difficile: dimostrarsi all'altezza anche quando il gioco si fa duro, ossia quando quelle grandi per davvero entrano in scena.





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