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Il Tre Penne sa giocare a calcio, fatale l'inferiorità numerica

Gjilani va sotto e pareggia: poi l'espulsione di Sorrentino fa la differenza (1-3)

di Roberto Chiesa
22 ago 2020
Tre Penne-Gjilani 1-3
Tre Penne-Gjilani 1-3

Quello che prova a sfuggire al Covid e a ripartire nonostante il virus, non è il solito vecchio calcio. In questa estate strana fatta di protocolli, firme e temperature da controllare riapre lo Stadium.

Non si giocava una partita ufficiale a San Marino dal mese di febbraio e quella tra Tre Penne e Gjilani è pure una gran partita. E per un tempo la squadra di Città gioca alla pari, corta, alta e quando riesce ad allargare il gioco sugli esterni anche a fare paura. Ceccaroli e Sorrentino mettono in difficoltà i kosovari e dopo un quarto d'ora arriva anche il gran gol del vantaggio. Giocatona di Ceccaroli che mette a sedere l'avversario e con la coda dell'occhio vede arrivare Gai. Il sinistro in spaccata non perdona e porta il Tre Penne in Paradiso.

Il gol scuote gli ospiti che trovano però un Migani gigantesco, la prima parata di una lunga serie è questa a mano aperta. L'unica sbavatura difensiva sammarinese viene punita di Nikac che si fa trovare tra i due centrali per far centro di testa. E' il minuto 23 ed è tutto ancora pari. Il match è bello aperto, Migani sempre sul pezzo anche sul talentuoso Progni. Ma non è difesa pura, anzi. Lo scatenato Ceccaroli nel frattempo ha cambiato fascia, ma la palla arriva a Gai come in occasione del primo gol solo che stavolta il centrocampista viene murato al momento di colpire. E di là Migani si inventa una parata europea sulla fucilata di Haidari disinnescata in società con la traversa.

Poi al minuto 43 Sorrentino entra deciso e il pestone su Progni costa il secondo giallo. E' tutto il Tre Penne a vedere rosso perché è chiaro che altrettanto bello il secondo tempo non sarà. E infatti si parte in apnea con Nikac a fare e disfare e Migani a salvare in angolo. match nervoso adesso, Ceci prova a sostenere i suoi, ma lo fa fuori dall'area tecnica e prende il giallo. Mentre Migani continua a dire di no a tutti, stavolta a Huseini. la parità si spezza al 18' Progni accende il suo talento e Haidari si trova al punto giusto per baciare il palo interno e firmare il sorpasso. Quattro minuti e il sipario si chiude, palla sanguinosa persa in uscita e rifinita per la volee di Hila.

Manca ancora una ventina di minuti, che in sostanza si riassumono in altre tre paratone di Migani, importanti perchè allargare ancora la forbice del punteggio sarebbe stato ingeneroso e assolutamente non pertinente a quanto visto per almeno 45 minuti. Finale caldo con un'entrataccia di Dobova su Gai senza motivo e accenno di rissa che poco c'entra con una partita ruvida, ma corretta.

E così si chiude un preliminare con tanti tamponi e zero spettatori, perchè giocare oggi non è come giocare 6 mesi fa. E' una ripartenza certo, ma strana. E' calcio a tutti i costi, che può essere una scelta di speranza. Ma non l'unica.    


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