
A Serravalle si comincia col silenzio per Graz, 1' denso di emozioni e dolore in memoria delle giovani vittime della strage avvenuta in mattinata. Una tragedia che sconvolge l'Austria come nazione e nazionale, col capitano Marko Arnautovic che, nel post partita, sottolinea come la squadra avrebbe voluto evitare di giocare.
Ma il calendario fitto consente solo il lutto al braccio, dunque si va in campo. E qui San Marino entra in scena con 27' di ritardo, nei quale l'Austria fa 4-0. Ma lì si ferma, perché i biancazzurri hanno il merito e la forza mentale di ritrovarsi, compattarsi e creare a loro volta chiare occasioni da gol. Al resto pensa uno straordinario Colombo, che si toglie pure lo sfizio di parare un rigore ad Arnautovic.
Arnautovic a segno già al 3°: Valentini gli sporca un pallone che arriva a Posch, che elude Riccardi e rimette in mezzo per il suo capitano per un gol tutto da Serie A. Ed entro il quarto d'ora ne arrivano altri due: Riccardi pecca di personalità tentando il dribbling su Laimer e il mediano del Bayern la intercetta con un tocco che innesca Gregoritsch, preciso nel piazzarla radente al palo dalla mezzaluna. Tra le linee c'è sempre troppa libertà, così al giro dopo Gregoritsch incanala e Sabitzer appoggia per la stoccata da doppietta di Arnautovic. Sempre l'interista incrocia su una carambola da angolo, Lazzari salva sulla linea.
Quindi Sabitzer, tra i migliori, prima centra la traversa calciando dal lato corto, poi crossa per la torre di Arnautovic e ne esce il poker di Baumgartner, la cui inzuccata ravvicinata è validata dalla posizione di Zannoni. Pare il principio di un'imbarcata, invece un po' l'Austria rallenta, un po' San Marino prende le misure e succede poco altro. E quel poco è biancazzurro: Nanni schiaccia debolmente su assist di Giacomo Benvenuti, mentre Zannoni svetta sull'angolo di Riccardi e manca di niente lo specchio. Con la ripresa sempre Zannoni prolunga un angolo di Riccardi per la testa di Valentini, flipper su Baumgartner e palla appena fuori.
Intanto, il Santo Var interviene due volte per negare il pokerissimo: così Oberka toglie sia il rigore per un tocco di torso – e non di braccio - di Valentini, sia il gol dell'esordiente Ballo, in fuorigioco di mezzo piede quando l'asse Arnautovic-Sabitzer lo libera al tiro. Ora l'Austria preme di nuovo e qui entra in scena Colombo, subito attento sulla punizione di Sabitzer. Quindi doppio, grande intervento sull'incrociata di Querfeld – innescato dal tacco di Arnautovic – e sulla successiva bordata di Grull. Grull che successivamente lo grazia, mancando lo specchio aperto sull'imbucata di Ballo, e poi gli mette davanti Sabitzer, respinto in uscita. L'apice di Colombo però arriva quando Arnautovic scambia col tacco di Sabitzer e viene atterrato da Valentini: il capitano va sul dischetto per la tripletta, l'estremo gliela nega deviando la trasformazione contro la traversa.
A seguire, l'occasionissima di San Marino, su una combinazione tutta tra 19enni: gran lancio di Gabriel Capicchioni – alla prima presenza – e Tommaso Benvenuti mette in area per la spaccata di Giacopetti, Lawal – pure lui all'esordio – è attento e para. Il risultato non cambia più, nemmeno quando Posch inzucca a rete la manita, cancellata perché, nel far da torre, Querfeld s'appoggia fallosamente su Giacomo Benvenuti.