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La Fiorita soffre, poi va vicino al pareggio

Il Birkirkara vince 1-0 la partita di andata

di Roberto Chiesa
9 lug 2021

La Fiorita si concede il peggior quarto d'ora della sua storia europea e lo coniunga col miglior secondo tempo. Esce una sconfitta di misura con vista sul pareggio che sa al contempo di pericolo scampato, ma anche di mezza beffa e ingolosisce i palati in vista del ritorno. Non male per una squadra che comincia male e in un minuto rischia due volte di andar sotto oltre a perdere Gasperoni che si avvita e si ritrova con una caviglia tre volte quell'altra. Per il resto il Birkirkara azzanna alla giugulare, toglie respiro (cosa piuttosto facile ai 30 gradi di Malta) e tra le linee Yankam fa bella mostra della sua forza fisica. E anche della sua furbizia quando Grandoni è davanti e in protezione, ma lui ci crede e si inventa un 1-0 che fa rimaner male.



I segnali della goleada imminente con 75 minuti da giocare ci sono tutti. Però c'è anche La Fiorita. Che si ricompatta, soffre da squadra e riparte da squadra perché La Fiorita ragiona da squadra. E non c'entra l'età, il passato di alcuni dei protagonisti, La Fiorita è uno stato dell'anima, è un “per sempre” che sposa anche chi come Pedrelli e Prandelli è in prestito o chi come Lago entra per Gasperoni e fa un partitone. E dietro Di Maio dirige e alza la linea e Vivan che si produce in due parate che non fanno esaltare i fotografi come quella con la quale Fernandes nel finale negherà il pari a Guidi, ma sono parate che fanno bene a chi piace guardarlo, il calcio

Dopo quella in chiusura di tempo c'è quella in avvio di ripresa. Pazzesca l'uscita su Attard che già pensava se segnare subito o prendere il rigore. E i cambi. I cambi migliorano la squadra da Lago a Zulli, da Loiodice a Guidi a Bardeggia. Migliorano perché entrano con la gamba tosta e la testa giusta. Guidi, minuto 79, vede il Paradiso e torna sulla terra stoppato da Daniel Fernandes che è stato anche nel giro della nazionale portoghese e si vede. E poi un fallo ferma Lago, che poteva anche andare in fondo. E mentre si chiude l'atto primo, sono tanti a pensare al ritorno, a sentire una vocina dire che si può fare. 




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