FUTSAL

La notte magica del Futsal: vittoria contro Andorra e qualificazione

I ragazzi di Osimani chiudono a 4 punti come la Bulgaria, ma sono secondi per differenza reti

Più bello che scrivere la storia, c'è solo riscriverla. Magari appena 48 ore dopo quando non pago del primo pareggio, San Marino sbanca tutto e conquista anche la prima vittoria. Il 2-0 ad Andorra non è solo un successo nel derby dei Piccoli Stati. E' un timbro, un sigillo. Un volta pagina per chi 10 anni dopo la prima palla al centro, ora è pronto a trainare il movimento. Se lo meritano i ragazzi, ognuno con la propria personalità e ognuno pronto a fare una corsa in più per il compagno, se lo merita Osimani che ha preso il Futsal di San Marino e ne ha fatto un capolavoro, se lo meritano i dirigenti che per troppo tempo sono stati “quelli del calcetto”. Tempo che passa lento. Il primo. Bloccato perché le due squadre giocano per il risultato. Stasera conta quello. Belloni in contropiede fa schizzare in piedi la panchina, Rubio lo ferma con una grande parata. Andorra, che a sorpresa ha sgambettato l'Albania, fa la partita, ma San Marino è lì, molto vicino. Difende con un'intensità e un'applicazione feroce, limita al massimo gli inserimenti avversari demandando al solito Protti il giro di mastice sugli spifferi eventuali. Giocano tutti, anche chi non gioca. Anche Gasperoni, il capitano che una tallonite ha messo fuori causa e Franciosi che è squalificato e seduto in tribuna. Nel secondo tempo la partita è ancora più tirata, c'è qualche fallo, c'è qualche cartellino e insomma l'idea che qualcosa di grosso stia per succedere e succederà è un'idea buona per due. Una prima parte andorrana e poi anche la condizione forse a dire San Marino. Ora la squadra sta più avanti perché quel famoso treno che si dice prima o poi passa per tutti, per i ragazzi del Futsal passava da Varna. Belloni ci prova un paio di volte e tutti prendono coraggio perché le scelte di Osimani (ad esempio fiducia al giovane Zafferani che risponde come un veterano) mettono sempre la squadra in condizione di far male. Il resto è un sinistro, quello di Mattioli, che vede la rete gonfiarsi e poco altro. L'esplosione di tutta la panchina è l'inno ai valori dello sport, del sacrificio, all'urna che per una volta si è messa la mano sul cuore regalando avversari giocabili. Mancano ancora più di 6 minuti, ma la tavola è imbandita. Andorra gioca di gran fretta il portiere volante esponendosi al binomio “rubo e tiro”. Moretti indovina col sinistro che nemmeno è il suo piede e risparmia spiccioli di sofferenza. E siccome la favola è troppo bella, il diavolo si astiene di far pentole, coperchi o dal metterci la coda. Albania-Bulgaria è 4-1 e i ragazzi di Osimani sono secondi per differenza reti e qualificati al turno successivo.

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