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Nanni c'è, la difesa no: San Marino-Polonia 1-7

L'attaccante trova il suo primo gol in Nazionale ed è uno dei pochi biancazzurri a salvarsi in una serata difficile.

5 set 2021

Si dovrebbe solo sprizzare gioia nella serata in cui Nicola Nanni trova il suo primo gol in biancazzurro e rimette a tabellino San Marino – in gare ufficiali – due anni dopo il centro di Berardi col Kazakistan. E invece no: il tanto agognato gol offuscato da un contesto troppo desolante perché si possa esultare e basta, perché la difesa per contro proprio non entra in campo e ne regala 7 alla Polonia.

Li regala letteralmente, perché i rossi hanno bisogno del minimo sforzo per dilagare, a partire da un primo tempo nel quale non si salva nulla. Già al 4° la retroguardia si prende il lusso di lasciare il centravanti più forte del mondo smarcato in area, dove lo trova il colpo di testa di Linetty. Di suo Lewandowski ci mette un'arpionata da campione qual è, ma il peccato resta di quelli mortali. Stessa cosa su bis e tris, entrambi orchestrati da Moder. Puchacz sfonda su D'Addario, gli altri stanno a guardare e per Swiderski, solo in area piccola, è troppo comodo. Swiderski che poi riceve il filtrante e va da Lewandowski, che è libero e può pure permettersi di sbagliare lo stop. Mularoni lo tiene in gioco di un soffio, il VAR – al suo esordio allo Stadium - conferma la regolarità ed è ufficialmente doppietta del bomber. Che sta in cielo, in terra e in ogni luogo, pronto ad allargarsi sulle fasce, a far da regista e pure da rifinitore. È lui a innescare, dal limite, il poker di Linetty, per quanto la posizione di fuorigioco di Szymanski – che si ferma e gli fa da schermo – sia forse ben più che passiva.

Intanto Rossi va ko con un'entrata kamikaze su Moder e Varrella passa alla difesa a 4. Dentro Fabio Tomassini, tra i più dinamici in una ripresa nella quale San Marino, con l'ingresso anche di Hirsch, cambia atteggiamento, si fa aggressivo e a lunghi tratti tiene testa all'avversario. Ci vogliono 2' per l'1-4, anche se qui c'è la complicità di Piatkowski: retropassaggio pessimo per Helik sul quale Nanni fa tutto alla perfezione, prende palla, punta Skorupski e lo fredda piazzando in angolo. Finalmente San Marino è vivo, pressa e si presenta più volte al tiro, per quanto velleitario, con Tomassini e D'Addario.

E in questo nuovo contesto verrebbe quasi da dire pazienza per l'ennesimo gol facile della Polonia, con Helik che arriva prima di Benedettini su un pallone vagante e ricicla per l'inzuccata comoda di Buksa. Invece l'amarezza rispunta nel recupero, quando lo stesso Buksa – alla seconda in nazionale – nel giro di 2' completa la tripletta. Prima sovrastando Conti sul cross di Piatkowski – con Benedettini inchiodato sull'uscio – e poi con un tocco sul palo lungo, dove Zalewski lo pesca in solitudine. Ultima istantanea di una serata troppo brutta, nonostante il gol.





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