
A La Fiorita non basta una prestazione tutto cuore per tentare di riaprire la lotta Scudetto, la Virtus sfrutta un calcio piazzato per scrivere 1-1 e mantenere il +5 di vantaggio a 9 giornate dal termine. Il big match si chiude in parità - così come era finita all’andata - e, forse, va meglio ai neroverdi. Il primo tempo però é un’esclusiva de La Fiorita che domina in lungo e in largo: passano solo 3 minuti, Cicarelli si accentra e calcia a giro centrando in pieno l’incrocio dei pali. Acquaviva ringrazia così come quando ancora Cicarelli disegna una punizione insidiosa che si stampa sul palo, poi Giaretta mette alto sulla ribattuta. Conto aperto con la sfortuna per Montegiardino che, però, alla mezz’ora trova il meritato vantaggio: cross di Gasperoni, Rinaldi la lascia lì e da terra Olcese fa quello che sa fare meglio, gol. Passaniti é battuto, La Fiorita va sull’1-0. E continua a spingere: sombrero di Massari su Rinaldi, Passaniti sventa la minaccia e si ripete “alla Garella” con i piedi sul diagonale di Vitaioli sul primo palo, liberato dalla genialata di Olcese.
Il rammarico – per Ceci e i suoi – è quello di non aver ammazzato la partita nei primi 45, lasciando in vita una Virtus che, si sa, può riaccendersi in un istante. E infatti ai neroverdi basta un calcio d'angolo per tornare in quota: Piscaglia si stacca sul secondo palo e incorna, deviazione decisiva di Giaretta per beffare Vivan e fare 1-1. Dal nulla la Virtus la riprende e si rintana, con La Fiorita che riprende l'assalto: Cicarelli sciupa tutto dal limite, Passaniti allontana il tiro-cross del solito indemoniato Gasperoni. Nel finale ci provano anche Olcese – con il petto, Passaniti si distende in tuffo – e Lunadei, collo esterno che si alza all'ultimo e passa a centimetri dal sette. Il 2-1 però non arriva e, anzi, la palla per la vittoria ce l'ha proprio la Virtus con il neo-entrato Piovaccari: colpo di testa alto di un soffio. Si interrompe la striscia di 14 vittorie consecutive ma, per la Virtus, è un pareggio che vale qualcosa in più.