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Polonia-San Marino: lente di ingrandimento su Varsavia

26 mar 2013
Polonia-San Marino: lente di ingrandimento su VarsaviaPolonia-San Marino: lente di ingrandimento su Varsavia
Polonia-San Marino: lente di ingrandimento su Varsavia - Snodo economico e culturale, l'attuale capitale polacca ha secoli di scontri e occupazioni alle spal...
Temperature polari, un sole svogliato che timbra presenza ma nulla più. La Varsavia del giorno 2 non alimenta le false speranze di un pomeriggio mite.
Difficile parlare di Varsavia, 1.700.000 anime, senza intingere la mano della ricerca nel sangue. Fin dal medioevo quella che oggi è la capitale della Polonia, è stata oggetto delle mire espansionistiche di vicini potentati. Dopo l'aggressione lituana del XIII secolo sono state erette due cinte murarie, a cavallo della metà del secolo successivo. Oltre a testimoniare una storia centenaria, la cinta suddivide la Città Vecchia da quella Nuova, in cantiere dai primi anni del 1400. Capitale dell'omonimo stato dal 1596, Varsavia ha conosciuto un'evoluzione architettonica incredibile a partire dal 1600, compresa la Colonna di Sigismondo, uno dei simboli della città. Il Diluvio Svedese ha portato al saccheggiamento e parziale distruzione di Varsavia, poi protettorato russo. E le influenze stilistiche e architettoniche di Mosca certo non mancano. Una serie di occupazioni a cavallo tra 1700 e 1800, ci portano alla storia recente, quando la Polonia torna indipendente alla fine della Prima Guerra Mondiale, con Varsavia capitale.
Ma le sciagure non sono finite: il 1939 é l'anno dell'invasione nazista. Cinque anni piú tardi la minaccia sovietica, che sapeva di salto dalla padella alla brace, ha portato alla ribellione, con una strenua resistenza polacca durata 63 giorni. Al termine dei quali, i nazisti hanno raso al suolo per rappresaglia l'85% della cittá. Quasi tutto insomma. Gran parte della Cittá Vecchia - come la conosciamo oggi - é paradossalmente di recente costruzione, datata poco piú di tren'anni. Dal 1980 l'Unesco l'ha riconosciuta come patrimonio dell'umanitá, al pari del centro storico di San Marino. Per non parlare della tradizione, che vuole il nome della cittá affondare le radici nella leggenda, nell'incontro tra un pescatore di nome Wars e la sirena Sawa. Uomini di mare all'origine di tutto. Un derby, quantomeno culturale, domani ci sará.

l'inviato Luca Pelliccioni

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