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San Marino sbaglia e il Liechtenstein ne approfitta

La squadra di Kolvidsson vince per 2 a 0 grazie al rigore di Hasler e al gol di Frick

9 set 2020
San Marino sbaglia e il Liechtenstein ne approfitta
San Marino sbaglia e il Liechtenstein ne approfitta

Due errori in meno di un quarto d'ora aprono la strada del successo al Liechtenstein che batte San Marino e aggancia Gibilterra in testa al girone di Nations League. La gara del Neri si sblocca già al terzo minuto quando Ceccaroli cintura cosi Malin, sotto gli occhi del direttore di gara che ben appostato assegna il calcio di rigore. Dal dischetto Hasler fa 1 a 0. Poco prima del 15esimo, Benedettini sbaglia completamente l'uscita e permette a Salanovic di servire Frick che deposita in rete il pallone del 2 a 0.

Un avvio da incubo per la squadra di Varrella condito da tanti, troppi errori anche in fase di palleggio. Il Liechtenstein gioca sul velluto e sfiora più volte il terzo gol con un diagonale di Hasler, una girata aerea di Yanik Frick e una punizione appena alta di Marcel Buchel. Per vedere San Marino bisogna attendere il minuto 43. Punizione di Vitaioli, alta, non di molto. Secondo tempo, fuori Tosi e Lunadei, dentro Alessandro Golinucci e Hirsch. L'esterno di Varrella sfonda sull'out di destra, assist per la girata di Vitaioli ribattuta in angolo. Sugli sviluppi del corner, batti e ribatti in area, prima della conclusione debole e centrale di Ceccaroli.

Dalla parte opposta il solito Buchel non trova il bersaglio per una questione di centimetri. Dentro anche Tomassini che si presenta con una conclusione troppo morbida e facile preda del portiere avversario. Il Liechtenstein amministra, San Marino cresce con il passare dei minuti e allora ci prova anche Vitaioli, controllo e girata fuori misura.  

Sui titoli di coda, punizione di Davide Simoncini, potente ma imprecisa. Finisce 2 a 0, la Nazionale Sammarinese paga a caro prezzo due errori in avvio di partita e non riesce ad evitare la seconda sconfitta consecutiva. Le uniche note positive arrivano dal subentrato Hirsch e da un monumentale Dante Rossi.  Per il resto, da rivedere l'intero pacchetto di centrocampo, compresa la serata no di Filippo Berardi.


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