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Il Tre Penne osa ma non basta: il Rabotnicki vince 6-0

7 lug 2017
Rabotnicki - Tre PenneIl Tre Penne osa ma non basta: il Rabotnicki vince 6-0
Il Tre Penne osa ma non basta: il Rabotnicki vince 6-0 - Bizzotto disegna una squadra a trazione anteriore che nella prima mezz'ora va tre volte vicina al go...
Picchia forte come il sole di Skopje il Rabotnicki, al quale il Tre Penne oppone un'ottima mezz'ora salvo poi incassare un terribile 6-0. Punizione tanto severa quanto ingiusta, perché se il divario tra le due squadre è netto la voglia di osare dei biancazzurri meritava un passivo più contenuto.

Bizzotto sa che alla lunga i macedoni prenderanno il sopravvento e allora prova a fargli male finché i suoi sono freschi: 4-3-1-2 a trazione anteriore, con Martini e Moretti supportati da Simoncelli. Si vuole partire a razzo e così è, perché dopo un minuto il trio sfiora il colpo: Martini ruba palla e Moretti la consegna in area a Simoncelli che mette a sedere Sikov ma poi perde l'attimo, facendosi murare da Mitrev. Dietro la difesa fa il suo – con Fraternali a chiudere tutto – e davanti si può continuare a spingere: cross di Simoncelli sul quale Moretti e Palazzi non arrivano di un niente, quindi spizzata ancora di Moretti per Martini che scatto verso la porta e calcia, trovando solo una facile presa di Siskovski.

Tutto sembra girare al meglio, invece la profezia di Bizzotto si avvera. Il Rabotnicki inizia una partita fatta di scambi veloci per vie centrali in attesa dell'imbucata letale in area, trama di cinque delle sei reti. A cominciare dal 28°: Suad Sahiti schizza via a tutti e nessuno, nemmeno Migani, può farci niente. Martini ci prova per un'ultima volta calciando alto su lancio di Gai, poi il buio. È il sin lì in ombra Najdenov a chiudere i conti, prima col 2-0 al volo di fine primo tempo e poi, al 15° della ripresa, con la punizione dritta nell'angolo basso che vale doppietta e tris.

E il carico ce lo mette il neo entrato Emir Sahiti, che su uno dei suoi guizzi colpisce un palo che Markoski corregge in rete per il poker. Il resto è una lenta agonia buona solo per Velinov, che tra 82° e 83° ne fa due – nel primo caso nonostante il miracoloso salvataggio di Rossi su Markoski – rendendo tennistico il tutto. Il Tre Penne è stato audace ma poco cinico, esce dal campo con tanto rammarico ma, come voleva Bizzotto, senza il rimpianto di non averci provato.

Dell'inviato a Skopje
Riccardo Marchetti

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