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UEFA con Platini: "Sentenza entro metà novembre"

16 ott 2015
UEFA con Platini: "Sentenza entro metà novembre"UEFA con Platini: "Sentenza entro metà novembre"
UEFA con Platini: "Sentenza entro metà novembre" - A Nyon si è discusso della situazione di Platini. La posizione è riassumibile nel “sostegno al dirit...
Una decisione rapida sul caso di Michel Platini: questa è la volontà comune espressa dal Comitato Esecutivo UEFA e dalle 54 federazioni affiliate, che si sono incontrate ieri presso la Casa del Calcio Europeo di Nyon. A rappresentare la Federcalcio sammarinese il presidente Giorgio Crescentini ed il vice presidente Marco Tura.
Nel quartier generale dell'UEFA si è discusso dell'attuale situazione del Presidente Platini, che ha portato ad una posizione riassumibile nel “sostegno del diritto di Michel Platini ad avere un processo equo ed un giudice imparziale al fine di poter dimostrare la propria innocenza”. L'obiettivo auspicato è quello di arrivare ad una sentenza finale entro la metà di novembre. Prima di allora nessuno – nemmeno temporaneamente – assumerà la carica di presidente UEFA.
Dall'Italia arriva la posizione garantista espressa dal presidente Federale Carlo Tavecchio, che chiede “rispetto per Platini” - che rimane il candidato preferito per le presidenziali FIFA del 26 febbraio 2016 – ma che "se non verrà assolto, sottolinea, se ne troverà un altro in seno all'UEFA".
Intanto il timone della FIFA è stato preso da Issa Hayatou, presidente ad interim fino alle elezioni del Congresso Straordinario indetto per l'anno prossimo.
Ad una settimana dalla notizia di sospensione di 90 giorni (prorogabili fino ad ulteriori 45) per i due uomini più potenti nel mondo del calcio – Joseph Blatter e Michel Platini, oltre a Jerome Valcke, delfino dell'elvetico – la situazione ai massimi vertici della governance del calcio globale è tutt'altro che tersa. La sensazione è che si sia arrivati ad un punto di non ritorno. Il Comitato Etico della FIFA ha infatti tracciato una linea di demarcazione ben precisa: “Le sanzioni entrano in vigore immediatamente e le persone sanzionate sono bandite da tutte le attività calcistiche a livello nazionale ed internazionale” - come precisato in un comunicato. Riabilitazione del proprio nome o damnatio memoriae: adesso non si scherza più.

LP

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