L'Africa Eco Race volge al termine – fissato formalmente a domenica con l'arrivo a Lac Rose in Senegal – con il norvegese Pal Anders Ullevalseter, motorizzato KTM, ad un passo – forse meno – dall'aggiudicarsi il titolo nelle due ruote.
Lo scandivano ha confermato la sua leadership anche nella decima tappa che ha portato i corridori a destreggiarsi nella penultima frazione prevista sul territorio della Mauritania – da Akjoujt a Toueila – prima dell'attraversamento del confine senegalese nella conclusiva giornata di domenica.
Insidie dietro ad ogni duna, con centauri e driver impegnati nell'affrontare un vastissimo scatolone di sabbia che – specie in avvio – avrebbe potuto creare ampi distacchi, prima di scollinare tra le dune mauritane ed attraversare una folta ed ispida vegetazione: un vero e proprio oceano verde che ha preceduto l'approdo all'ultimo bivacco previsto in Mauritania.
Il podio della classifica delle moto sembra oltremodo blindato, con Ullevalseter e Theuretzbacher (vincitore di tappa) più stabili che mai, davanti a Indo Waldschmidt dalla Namibia, che ha approfittato delle difficoltà odierne del belga Vanderweyen per ipotecare il terzo posto.
Nella categoria auto/camion il vantaggio del duo francese Sabatier-Rojat su Bugga One si attesta sui 55'11'' – compresi i 4'19'' guadagnati oggi – nei confronti dei russi Shibalov, Amatych e Khisamiev, alla guida di un Kamaz. Bronzo già assegnato – a scanso di clamorose sorprese – ai fratelli russi Kuprianov che insieme al connazionale Tanin si trovano equidistanti da secondo e quarto posto, distanti poco meno di due ore con altrettante tappe al termine.
LP
Lo scandivano ha confermato la sua leadership anche nella decima tappa che ha portato i corridori a destreggiarsi nella penultima frazione prevista sul territorio della Mauritania – da Akjoujt a Toueila – prima dell'attraversamento del confine senegalese nella conclusiva giornata di domenica.
Insidie dietro ad ogni duna, con centauri e driver impegnati nell'affrontare un vastissimo scatolone di sabbia che – specie in avvio – avrebbe potuto creare ampi distacchi, prima di scollinare tra le dune mauritane ed attraversare una folta ed ispida vegetazione: un vero e proprio oceano verde che ha preceduto l'approdo all'ultimo bivacco previsto in Mauritania.
Il podio della classifica delle moto sembra oltremodo blindato, con Ullevalseter e Theuretzbacher (vincitore di tappa) più stabili che mai, davanti a Indo Waldschmidt dalla Namibia, che ha approfittato delle difficoltà odierne del belga Vanderweyen per ipotecare il terzo posto.
Nella categoria auto/camion il vantaggio del duo francese Sabatier-Rojat su Bugga One si attesta sui 55'11'' – compresi i 4'19'' guadagnati oggi – nei confronti dei russi Shibalov, Amatych e Khisamiev, alla guida di un Kamaz. Bronzo già assegnato – a scanso di clamorose sorprese – ai fratelli russi Kuprianov che insieme al connazionale Tanin si trovano equidistanti da secondo e quarto posto, distanti poco meno di due ore con altrettante tappe al termine.
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