La gara più anomala della storia del Motomondiale, riapre la corsa al titolo iridato della Moto GP.
Andiamo con ordine, perché in Australia di cose strane ne sono successe davvero tante.
Il nuovo asfalto del circuito di Phillip Island ha messo in grande difficoltà i pneumatici della Bridgestone, capaci di reggere al massimo 10 giri.
Di fronte ad un problema inconsueto, la direzione di gara ha deciso il gran premio a soli 19 giri, inserendo uno stop obbligatorio per il cambio della moto tra il nono e il decimo giro.
Marc Marquez, leader del mondiale, commetteva un errore clamoroso, fermandosi all'undicesimo giro.
Morale, bandiera nera e squalifica per il pilota della Honda. Ad approfittarne, naturalmente Lorenzo, autore di una gara perfetta, comandata dall'inizio alla fine e con un solo brivido, un contatto con Marquez appena rientrato in pista, dopo il cambio moto. Vittoria dunque per lo spagnolo della Yamaha e secondo posto per Daniel Pedrosa, anche lui vittima di un errore durante il pit stop. A completare il podio di Phillip Island, Valentino Rossi che si è aggiudicato la volata con Crutchlow e Bautista. Successo spagnolo anche in Moto 2. Pol Espargaro approfitta dell'assenza di Redding, fuori gara per la frattura di un polso durante le prove, per conquistare vittoria e primato in classifica. Un primo posto, agevolato da un fuori pista di Esteve Rabat, altro pilota in lotta per il titolo. Espargaro non è mai riuscito a fare il vuoto ma ha sempre mantenuto un piccolo margine di vantaggio, mettendo nell'ordine Thomas Luthi e Jordi Torres. Ottima la gara di Simone Corsi, quarto e Alex De Angelis, quinto assoluto. In Moto 3, ennesimo sigillo firmato Alex Rins. Lo spagnolo conquista la terza vittoria nelle ultime quattro gare e si porta a soli cinque punti dal connazionale Luis Salom. Domenica si torna in pista a Motegi, per il penultimo appuntamento della stagione.
p.f.
Andiamo con ordine, perché in Australia di cose strane ne sono successe davvero tante.
Il nuovo asfalto del circuito di Phillip Island ha messo in grande difficoltà i pneumatici della Bridgestone, capaci di reggere al massimo 10 giri.
Di fronte ad un problema inconsueto, la direzione di gara ha deciso il gran premio a soli 19 giri, inserendo uno stop obbligatorio per il cambio della moto tra il nono e il decimo giro.
Marc Marquez, leader del mondiale, commetteva un errore clamoroso, fermandosi all'undicesimo giro.
Morale, bandiera nera e squalifica per il pilota della Honda. Ad approfittarne, naturalmente Lorenzo, autore di una gara perfetta, comandata dall'inizio alla fine e con un solo brivido, un contatto con Marquez appena rientrato in pista, dopo il cambio moto. Vittoria dunque per lo spagnolo della Yamaha e secondo posto per Daniel Pedrosa, anche lui vittima di un errore durante il pit stop. A completare il podio di Phillip Island, Valentino Rossi che si è aggiudicato la volata con Crutchlow e Bautista. Successo spagnolo anche in Moto 2. Pol Espargaro approfitta dell'assenza di Redding, fuori gara per la frattura di un polso durante le prove, per conquistare vittoria e primato in classifica. Un primo posto, agevolato da un fuori pista di Esteve Rabat, altro pilota in lotta per il titolo. Espargaro non è mai riuscito a fare il vuoto ma ha sempre mantenuto un piccolo margine di vantaggio, mettendo nell'ordine Thomas Luthi e Jordi Torres. Ottima la gara di Simone Corsi, quarto e Alex De Angelis, quinto assoluto. In Moto 3, ennesimo sigillo firmato Alex Rins. Lo spagnolo conquista la terza vittoria nelle ultime quattro gare e si porta a soli cinque punti dal connazionale Luis Salom. Domenica si torna in pista a Motegi, per il penultimo appuntamento della stagione.
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