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Dakar 2021: il bilancio della 43ª edizione

Peterhansel trionfa nelle auto, Benavides nelle moto: questi i verdetti del rally raid più famoso al mondo corso nel 2021 in Arabia Saudita. Un evento macchiato dalla morte del francese Cherpin, il numero 76 della storia della Dakar.

di Alessandro Ciacci
16 gen 2021
Dakar 2021: il bilancio della 43ª edizione

“Monsieur Dakar” ce l'ha fatta di nuovo: Stephane Peterhansel ha vinto per la quattordicesima volta il rally raid più famoso al mondo. Il primo successo nel 1991, quando ancora era Parigi-Dakar e il transalpino correva nella categoria moto, l'ultimo – appunto – nel 2021 in Arabia Saudita. Peterhansel ha messo in regola i grandi favoriti per il titolo finale: il compagno di squadra in MINI Carlos Sainz, fermato soprattutto da sfortuna e problemi di navigazione, ed il principe qatariota Nasser Al-Attiyah a cui non è bastato vincere 5 delle 12 speciali in programma – più il prologo di Jeddah – per arrivare davanti al pilota francese. La differenza l'ha fatta la costanza: Peterhansel si è aggiudicato solo una tappa – la nona – ma ha preso il comando della generale dalla seconda e non l'ha più lasciato. Così è nato l'ennesimo successo di una carriera leggendaria.


Da un “habituè” a una sorpresa: nelle moto trionfa l'argentino Kevin Benavides in sella alla Honda. Per la casa nipponica, complice il secondo posto di Ricky Brabec, una doppietta che mancava dal 1987 quando, davanti a tutti, ci furono Cyril Neveu ed il friulano Edi Orioli. Dopo 18 anni consecutivi, fa rumore la caduta della KTM per il secondo anno di fila. Gli alfieri sono stati condizionati da cadute – come quella di Toby Price – e noie varie capitate a Walkner e Sunderland che, alla fine, è riuscito comunque a salire sul podio. Un'edizione, però, macchiata nella giornata finale: il francese Pierre Cherpin è il 76esimo morto della Dakar dopo la brutta caduta della settima tappa. La dimostrazione di una corsa tanto spettacolare quanto spietata.





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