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Dakar, tappa 4: vincono Barreda e Al Attiyah, De Soultrait e Peterhansel in testa

Ennesimo cambio al vertice nelle moto, nelle auto invece prosegue il duopolio incontrastato.

Dakar, tappa 4: vincono Barreda e Al Attiyah, De Soultrait e Peterhansel in testa.

Nella Dakar delle moto vige un caos ordinato: da una parte la costante – dopo la seconda vittoria di Price, la seconda di Barreda – e dall'altra la variabile, perché per la quarta volta su quattro la classifica cambia padrone. All'arrivo di Riad il nuovo leader delle due ruote è De Soultrait, unico del lotto di primi a contenere i danni mentre va in scena l'assolo di Barreda. Lo spagnolo sfrutta il 30° posto nell'ordine di partenza per dominare i 337 km da Wadi Ad-Dawasir alla capitale saudita, mancando l'approdo in vetta per soli 15”. L'unico in grado di tenergli testa, almeno in avvio, è proprio Price, che nonostante l'onere di apripista – legato alla vittoria di ieri – nei primi 80 km è comunque il più veloce. A rovinargli la giornata è un errore di navigazione che lo manda fuori giri e gli costa quasi un quarto d'ora di ritardo, con conseguente caduta all'8° posto assoluto. Dunque sul podio con Barreda vanno Branch – ora quarto della generale - e Sanders, staccati di 5' 57” e 6' 09”. Seguono Luciano Benavides e De Soultrait, il cui ritardo di 7' 19” gli è comunque sufficiente per conquistare la vetta. Detronizzato Howes, 20° di tappa e ora 5° in classifica a 4' 26”, 2” in più di Branch. Terzo, a 3' 24” da De Soultrait, c'è Kevin Benavides, la cui strategia difensiva odierna può fargli da trampolino per domani, quando, in virtù del 14° posto, potrà usufruire di piste ben delineate.
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Nel segno della continuità anche le auto, qui però i protagonisti sono sempre i soliti: per la terza volta consecutiva infatti Al Attiyah vince la tappa e Peterthansel guida la classifica, concedendo al rivale appena 11”. Decisivo l'ultimo tratto di gara, nel quale il francese riduce di quasi 1' il distacco dal qatariota. Protagonista, nei primi tre quarti di tappa, di uno spettacolare duello col compagno di Toyota ufficiale Lategan, infine terzo a 1' 30”. Nella generale Peterhansel e Al Attyiah sono separati da 4' 58”, dietro di loro invece c'è il vuoto: vista la giornata nera di Serradori – attardato di 25' – il primo degli altri è Sainz, a 36' 19”.

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