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GP di San Marino con l'ombra del covid: Martin è positivo e resta a casa

Lo spagnolo della Kalex - secondo in Moto2 - e un meccanico saltano sicuramente la prima tappa di Misano.

10 set 2020
GP di San Marino con l'ombra del covid: Martin è positivo e resta a casa

Casi di Coronavirus, doppio appuntamento a Misano, Marc Marquez fuori dai giochi per il titolo. Di ordinario c'è poco nelle due settimane in cui la MotoGP fa tappa al Marco Simoncelli World Circuit. Il 13 settembre c'è la tradizione – Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini – il 20 settembre invece sotto con la novità da emergenza, il Gran Premio dell'Emilia-Romagna e della Riviera di Rimini. Due gare in cui il circuito in riva all'A14 diventa una sorta di bolla dalla quale, una volta dentro, non si esce più fino alla fine, onde evitare che il virus faccia capolino.

Anche perché l'ombra del covid s'è affacciata sul circus: confermata la positività di un meccanico – il team non è stato specificato – e soprattutto di Jorge Martin, che diventa il primo pilota del Motomondiale a finire nella rete del Corona. Entrambi asintomatici, entrambi sicuri di restare fuori almeno dal GP di San Marino: un brutto colpo per lo spagnolo della Kalex – e futuro manico Ducati nella classe regina – che nella Moto2 è secondo, insieme a Bastianini, a -8 da Marini.

Lotta per il Mondiale che al momento è in ghiaccio nella Moto3Albert Arenas domina con +25 su Ogura – e più viva che mai in MotoGP. L'immediata capitolazione del dittatore Marquez ha dato il la alla svolta democratica, con tanti pretendenti per un'occasione più unica che rara. In cima, a quota 70, c'è Quartararo, che però, dopo la doppietta di successi iniziale, s'è perso nei problemi di competitività della Yamaha. 3 punti sotto c'è Dovizioso, rilanciato dalla vittoria in Austria e in cerca di un addio alla Ducati con annessi fuochi d'artificio. Poi l'altro ducatista Miller, salito a -14 dal francese grazie ai due podi di Spielberg. E ancora, tra i 49 e i 43 punti, altri sei piloti, per ora fuori dai giochi ma nemmeno troppo lontani visto il contesto senza padroni: da Binder a Oliveira – che hanno fatto loro i GP di Repubblica Ceca e Stiria – e in mezzo Viñales, Nakagami, Valentino Rossi e Mir.


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