GP di San Marino: nelle libere comandano gli spagnoli

Si riparte da Misano, si riparte dalle certezze: è così in Moto3 – almeno – dove ad una mattinata che ha lasciato sperare in un'affermazione italiana, quantomeno laddove si cerca il settaggio e non il tempo, Enea Bastianini e Romano Fenati – apparentemente irraggiungibili nella prima sessione di libere – si sono dovuti arrendere allo strapotere del binomio Honda-Danny Kent. Il leader del mondiale di categoria ha infatti messo tutti in fila, a partire dai due azzurri che – nel combinato – lo seguono. In mattinata l'incidente che ha coinvolto Della Porta e Navarro, con quest'ultimo ad avere la peggio e trasportato al centro medico per accertamenti alla spalla sinistra.
Nella categoria di mezzo è Tito Rabat a fare la voce grossa nella corsa al set up: il suo 1'37''457 è certo di buon auspicio in vista di una gara all'attacco nei confronti di Zarco che - rispetto al secondo tempo di questa mattina - fa segnare miglioramenti troppo esigui. Bene Baldassarri, terzo ad un millesimo da Aegerter che chiude alle spalle di Rabat. In palla Simone Corsi che si mette tra Rins e Zarco.
Il venerdì si conferma enigmatico per Valentino Rossi, che chiude con un leggerissimo miglioramento rispetto a Jorge Lorenzo e Marc Marquez, decisamente più vicini al passo gara: 1'32''871 il riferimento cronometrico del Por Fuera, che si mette alle spalle il detentore del titolo per una manciata di millesimi. A seguire Pedrosa e Dovizioso davanti a Valentino (quinto) che – scontante un distacco di 750 millesimi in mattinata – ha ricucito fino ai sei decimi di ritardo fatti segnare nella sessione pomeridiana. Settaggio e messa a punto ancora da affinare, dunque, per Valentino Rossi, che ci ha abituato a venerdì opachi. Del resto fu così anche l'anno passato e sappiamo benissimo come andò a finire.

da Misano,
Luca Pelliccioni

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