Indycar:spavento Franchitti, ma è fuori pericolo

Bandiera a scacchi pronta, ultime centinaia di metri del Gran Premio di Houston eppure la tragedia è lì in agguato e solo un miracolo, la mano del dio buono dei motori, ha evitato l'ennesimo tributo di sangue. Dario Franchitti centra Tacuma Sato e la vettura del pilota italoscozzese decolla. Il pilota non esce dall'abitacolo semidistrutto. Si teme il peggio, quello che toccò appena due anni fa a Dan Wheldon. L'immediato intervento delle squadra di soccorso a mettere in sicurezza il pilota hanno di fatto innescato un meccanismo virtuoso capace di salvare la vita di Franchitti. Che pare in condizioni serie per lo shock ma se la cava con due vertebre e una caviglia rotte.
Un paio di mesi di riabilitazione, stagione finita, ma la vita continua. Tra i 14 sfortunati spettatori feriti, due invece sono ancora al Texas Medical Centre. Il loro trasferimento sarebbe ancora troppo pericoloso. Nel miracolo di Houston c'è un cuore italiano. L'abitacolo che avvolgeva Franchitti, quello che resistendo all'urto ha permesso al pilota di raccontare la vicenda è fiore all'occhiello dell'ingegner Giampaolo Dallara che oggi vive negli states e lavora per il settore corse della Indycar.

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