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La corsa al titolo passa dall'Europa Centrale

Germania, Austria e Cechia ospitano la terzultima tappa del Mondiale, prima di Giappone e Arabia Saudita. Comanda Ogier, seguono Evans e Rovanperä

16 ott 2025
La corsa al titolo passa dall'Europa Centrale

Un mese e mezzo per decidere chi sarà il nuovo campione mondiale di rally. La lotta per il titolo Wrc riprende con il Rally dell'Europa centrale, un appuntamento che è solo alla terza edizione, ma che è già considerato tra i più ardui del circuito. Alla corsa si arriva con tre equipaggi Toyota in testa: al comando c'è Sébastien Ogier, che insegue il record di nove titoli del connazionale Sébastien Loeb, nonché l'occasione di diventare il più anziano campione del mondo della storia, a quasi 42 anni; segue, con 2 punti di distacco, il gallese Elfyn Evans, che ha voglia e bisogno di riscattare i deludenti finali di stagione degli anni passati; più staccato, a 21 punti, c'è Kalle Rovanperä, che ha già annunciato l'addio al Wrc a fine stagione, ma che vede nell'asfalto centroeuropeo l'occasione per riaprire i giochi.

Più lontana la Hyundai, che dopo i problemi meccanici in Cile ha rinunciato alla corsa al titolo costruttori e punterà tutto su quello piloti, dando a Ott Tanak, attardato di 43 punti, la versione 2024 della i20, più leggera e bilanciata, con un motore nuovo. E l'occasione è ghiotta per la casa sudcoreana, vincitrice di entrambe le edizioni del Rally dell'Europa centrale fin qui disputate.

Dopo lo shakedown e le prime due prove speciali del giovedì, la corsa segnerà un record di venerdì, diventando la prima a disputarsi in tre Paesi nello stesso giorno: Germania, Austria e Cechia. Delle 18 prove speciali, quasi tre quarti saranno inedite, con 312 km di gara complessivi.

Il fattore principale sarà il meteo, perché si può passare dal sole alla nebbia a piogge massicce anche tra una prova e l'altra. Lo sanno bene i piloti, consci che trovare un assetto perfetto per ogni giorno sia impensabile, ma che sarà necessario trovarne uno più vicino possibile all'ottimale e poi adattarsi al meglio, per giocarsi il podio, perché adesso ogni punto pesa il doppio.





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