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La Dakar riposa in vista del finale: Al Attiyah in solitaria, nelle moto è bagarre

Si riprende domani, domenica l'ultima tappa: il qatariota ha un'ora di vantaggio, Howes comanda con 13" su Kevin Benavides e Klein.

La Dakar riposa in vista del finale: Al Attiyah in solitaria, nelle moto è bagarre.

Gli equipaggi riposano nella capitale in vista della parte 2 di questa Dakar d'Arabia. Non proprio un giro di boa, visto che dopo le 8 tappe+prologo ne restano ancora 6, con la Al Hofuf-Dammam di domenica a fare da sipario calante. Sarà una seconda settimana da frazioni generalmente più brevi ma più complicate, con l'ingresso nel Rub' Al Khali, il più grande deserto di sabbia del mondo. Si comincia domani coi 358 km di speciale da Riyadh a Haradah, insidiosa per la navigazione tra canyon e dune, poi la Haradh-Shaybah, corta – 113 km competitivi – ma molto impegnativa. Quindi la due giorni di tappa marathon senza assistenza tecnica, il penultimo atto sulle rive del Golfo Persico e il gran finale di domenica, 136 km non particolarmente ardui.

6 tappe ancora per decretare il campione di ogni categoria, anche se nelle auto, al netto di colpi di scena sempre dietro l'angolo, sembra tutto pronto per il bis di Nasser Al Attiyah. Il campione in carica ha già vinto tre tappe, è in testa dal quarto giorno e, soprattutto, ha visto venir meno tutti i suoi avversari più quotati. In principio Loeb, subito frenato da problemi tecnici che, nonostante le due vittorie di tappa, l'hanno subito catapultato lontano dal vertice. E nella sesta frazione sono usciti dalla corsa al titolo anche Peterhansel, Sainz e Al Rajhi, il primo costretto al ritiro e gli altri due scivolati a distanza abissale. Così ora Al Attiyah si ritrova con un'ora e 3' su Lategan e un'ora e 20' su Moraes e salvo ritiro o problemi grossi veleggia tranquillo verso il suo 5° successo alla Dakar.

Decisamente più aperto il discorso nelle moto, dove come sempre la classifica è cortissima e, sin qui, ci sono stati 8 traguardi tagliati e 8 vincitori diversi. Paradossalmente tra questi non c'è il capoclassifica Skyler Howes, in testa dalla tappa 5. Davanti l'Husqvarna e a inseguire, nell'ordine, tre KTM e due Honda. A 13” da Howes ci sono Kevin Benavides e Klein, poi Price a 1' 58”, Quintanilla a 2' 45” e van Beveren a 2' 49”. Un po' più lontani, ma non abbastanza per considerarli fuori, Sanders e Barreda, distanti poco più di 7' dal capolista.

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