Marquez mostruoso

Marquez mostruoso.
Se l'avesse fatto volutamente, sarebbe stata un dimostrazione di forza senza eguali. Il leader della classifica iridata di Moto 2, Marc Marquez, si scorda di inserire la marcia in partenza e di colpo finisce in coda al gruppo. Davanti - da solo - l'acerrimo rivale per l'alloro mondiale: Pol Espargaro. Una lotta contro il tempo, più del solito per Marquez, perchè una ventina di piloti e qualche giro in più lo separano da una remuntada da ricordare negli anni. Detto, fatto. Il numero una del mondiale chiude ogni spiraglio, anche il più piccolo, agli avversari. Da ultimo a primo, e in tranquillità. Già perchè alla fine il vantaggio su Espargaro - secondo all'arrivo - è anche considerevole. Non resta che qualche bambola voodoo per gli inseguitori, con un Marquez così non ce n'è per nessuno.
De Angelis conferma il suo pessimo stato di forma - connaturato al momento difficile della sua moto - e arriva addirittura 20simo.
In Moto 3 succede un po' di tutto: Cortese ha il mondiale in mano, ma si innervosisce con il compagno di squadra - reo di non avergli ceduto la posizione - e finisce a terra spianando la strada alla rimonta di Vinales, saggio ad accontentarsi del secondo posto alle spalle di Kent che gli permette di "accorciare" a quota 199. Cortese sembra ugualmente irraggiungibile con 255 punti. Dal Giappone - tralasciando il FMI - una buona notizia per l'Italia c'è: Tonucci festeggia il primo podio.

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