MotoGp: Dopo 6 anni è ancora Ducati, rotto il digiuno che durava dal 2006 con Stoner

Fino ad ora si era meritato l'etichetta di " buttafuori" ieri ha fatto 13 ed ha rotto l'incantesimo tra i grandi. 13 sono totali, ma sarebbe il caso di dire 12 più 1 e quell'una in MotoGp vale come le altre 12 nelle altre classi o forse anche molto di più. Andrea Iannone ce l'ha fatta, che abbia avuto un portafortuna nei box lo pensano tutti, un portafortuna che evidentemente da adesso in poi non potrà più saltare una gara. Ducati dopo sei anni, desmosedici con un italiano al manubrio ancora più bello. Poi c'è il " trucco" : tutti scelgono le gomma dure, lui si prende il rischio più grosso e chiede di montare le morbide tra l'incredulità dei suoi stessi tecnici che lo assecondano e gli danno fiducia. Andrea si toglie così una doppia soddisfazione a 68 gare dall'ultima arriva la vittoria più bella. Il podio però è uno smack totale per l'Italia e la Ducati. Andrea + Andrea suona benissimo perchè alle spalle di Iannone ecco il compagno di squadra Dovizioso, che proprio contento di vedere la schiena di Ianno non sarà stato, ma è evidente che il gioco d'equipe ha pagato. Il mondiale. Marquez ancora saldamente al comando, ma guadagnano sia Lorenzo che Rossi che gli arrivano davanti. Chiaro che lo spagnolo non in perfette condizioni fisiche dopo l'incontro con l'asfalto delle qualifiche, ha gestito come meglio non avrebbe potuto ed ha portato a casa i punticini che fanno classifica. Si replica nel weekend in Repubblica Ceca

L.G

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