MotoGP: Marquez è campione del mondo

Freddo e opportunista. Mai calcolatore, istinto puro, manovre al limite, pericolose, discusse. Questo e molto altro è Marc Marquez, da oggi campione del mondo nella classe MotoGP. Un predestinato: l'anno passato si è divorato il mondiale di Moto2, la Honda ha investito forte su di lui e lui non ha tradito. Numeri bestiali per colui che ha battuto tutti i record di età: in Qatar il primo podio a 20 anni e 49 giorni, due settimane più tardi la prima vittoria, griffata Indianapolis. A ridosso delle Top Ten di podi ottenuti in MotoGP, ed ha appena concluso la sua prima stagione tra i grandi. Nove le pole strappate: basti pensare che Lorenzo è a quota 28. Il pilota migliore con la moto migliore. Sarebbe potuto essere l'anno di Pedrosa, quello della conferma di Lorenzo, o dell'ultimo exploit di Valentino, tornato in Yamaha. Tesi estive spazzate via dal tornado Marquez, capace di disegnare traiettorie diverse, aggressive e discutibili. Ma comunque migliori. Tanto sconsiderato da andare carena contro carena con Pedrosa in due GP consecutivi, segno di una personalità ingombrante e un talento spropositato. Tutto questo e molto altro è Marc Marquez, iridato a Valencia: non poteva davvero esserci miglior palcoscenico per l'agone spagnolo. E non è che l'inizio.

Luca Pelliccioni

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