Nella partenza i germi del finale: sprint pazzesco di Marc Marquez, che alla prima delle 14 curve del circuito di proprietà della Honda, porta la sua – la RC213V 2016 – davanti a tutti, con Valentino all'inseguimento e tallonato da Lorenzo, che passa poi al comando.
Marcquez torna a riprendersi la testa infilando il connazionale all'interno, poi la bagarre è tutta in casa Yamaha con Valentino che tenta di ricucire lo strappo. La classifica non ammette calcoli e a prendersi tanti rischi – nel motorsport – comporta la possibilità di stendersi: così per Valentino, che lascia al sesto giro, tornando mesto mesto nel box Yamaha, consegnando di fatto il titolo nelle mani di Marc Marquez, che può tornare a festeggiarlo matematicamente al Twin Ring – come successo nel 2014 – una volta uscita di pista anche la seconda M1, quella di Jorge Lorenzo.
Terzo successo a Motegi e quinto titolo iridato in carriera per il Cannibale catalano, che sale a tre titoli nella maggiore delle classi del Motomondiale, riuscendoci con un anno di anticipo rispetto a Valentino Rossi, che nel 2003 festeggiava il terzo di cinque successi iridati consecutivi tra i grandi.
Quest'anno Valentino sembrava avere qualcosina in più, ma non si può pensare di vincere il Mondiale con quattro zero: il motore rotto al nono giro al Mugello e conseguente polemica intestina alla Yamaha, ha forse costituito il punto di svolta del campionato, quello che ha meritatamente premiato un Marc Marquez più maturo e calcolatore, capace di gestire vantaggio e punti acquisiti.
Solo il mondiale di Moto2 resta così da assegnare ed anche qui il poleman – Zarco – si trova ad inseguire alla prima curva a destra: Luthi passa al comando, mentre Rins scivola e forse compromette le sue chance di titolo. Il giovane iberico riesce a rientrare, ma chiuderà fuori dalla zona punti. Là davanti Luthi si prende un vantaggio sensibile, mentre Zarco e Morbidelli lottano per il secondo posto, alla fine appannaggio di Zarco, che quasi riprende Luthi. Il romano deve invece difendersi anche dal ritorno di Nakano, che chiude quarto nel circuito di casa. Punti importanti per Zarco che allunga a +21 su Rins con sole tre gare al termine del mondiale.
Titolo già assegnato a Binder in Moto3, dove Migno – autore della pole position – finisce disarcionato durante il primo giro. Il successo al fotofinish – il primo in Giappone – è per Enea Bastianini, che recentemente aveva dichiarato di volersi migliorare nel trittico estremo orientale: meglio certo non poteva iniziare, portando in casa Gresini la prima vittoria stagionale in Moto3 in occasione del ventennale.
Nel video l'intervista a Marc Marquez.
LP
Marcquez torna a riprendersi la testa infilando il connazionale all'interno, poi la bagarre è tutta in casa Yamaha con Valentino che tenta di ricucire lo strappo. La classifica non ammette calcoli e a prendersi tanti rischi – nel motorsport – comporta la possibilità di stendersi: così per Valentino, che lascia al sesto giro, tornando mesto mesto nel box Yamaha, consegnando di fatto il titolo nelle mani di Marc Marquez, che può tornare a festeggiarlo matematicamente al Twin Ring – come successo nel 2014 – una volta uscita di pista anche la seconda M1, quella di Jorge Lorenzo.
Terzo successo a Motegi e quinto titolo iridato in carriera per il Cannibale catalano, che sale a tre titoli nella maggiore delle classi del Motomondiale, riuscendoci con un anno di anticipo rispetto a Valentino Rossi, che nel 2003 festeggiava il terzo di cinque successi iridati consecutivi tra i grandi.
Quest'anno Valentino sembrava avere qualcosina in più, ma non si può pensare di vincere il Mondiale con quattro zero: il motore rotto al nono giro al Mugello e conseguente polemica intestina alla Yamaha, ha forse costituito il punto di svolta del campionato, quello che ha meritatamente premiato un Marc Marquez più maturo e calcolatore, capace di gestire vantaggio e punti acquisiti.
Solo il mondiale di Moto2 resta così da assegnare ed anche qui il poleman – Zarco – si trova ad inseguire alla prima curva a destra: Luthi passa al comando, mentre Rins scivola e forse compromette le sue chance di titolo. Il giovane iberico riesce a rientrare, ma chiuderà fuori dalla zona punti. Là davanti Luthi si prende un vantaggio sensibile, mentre Zarco e Morbidelli lottano per il secondo posto, alla fine appannaggio di Zarco, che quasi riprende Luthi. Il romano deve invece difendersi anche dal ritorno di Nakano, che chiude quarto nel circuito di casa. Punti importanti per Zarco che allunga a +21 su Rins con sole tre gare al termine del mondiale.
Titolo già assegnato a Binder in Moto3, dove Migno – autore della pole position – finisce disarcionato durante il primo giro. Il successo al fotofinish – il primo in Giappone – è per Enea Bastianini, che recentemente aveva dichiarato di volersi migliorare nel trittico estremo orientale: meglio certo non poteva iniziare, portando in casa Gresini la prima vittoria stagionale in Moto3 in occasione del ventennale.
Nel video l'intervista a Marc Marquez.
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