Se le gare di Moto3 e Moto2 hanno fatto entusiasmare, esultare e divertire, la MotoGP ha schiuso a tutto il panorama tecnico ed emozionale che le due ruote portano in dotazione: cielo grigio su Misano ad una manciata di minuti dal giro di ricognizione, quando Pirro – quinto in griglia – prova a pescare il jolly. É però sfortunato, l'inizio di gara è infatti asciuttissimo e il pugliese è costretto ad un amaro ritiro. Lorenzo parte bene, Marc Marquez e Valentino Rossi fanno altrettanto tallonando il Martillo fino a serrare le fila in un'unica scia arancio-blu. A sparigliare le carte in tavola è la pioggia, progressivamente più insistente: piloti costretti al cambio moto, mentre la gara di De Angelis – travolto da Hernandez – termina con un crash e tanta paura, fortunatamente però senza conseguenze per i piloti.
In pit lane Lorenzo e Marquez arrivano quasi a contatto, il maiorchino mantiene la posizione e ricomincia a spingere per scrollarsi di dosso – senza riuscirci – il campione del mondo in carica e Valentino Rossi, che approfitta proprio di un affondo del catalano per piazzare la staccata che in pochi metri lo porta dalla terza alla prima posizione, nel tripudio di Misano.
Passo migliore, quello del Dottore, che prende subito 8 decimi di vantaggio su Lorenzo. Peccato però che improvvisamente la pioggia cessi e i piloti siano costretti ad un nuovo cambio moto: più lungimirante Marquez, che rientra ai box al 18° giro, mentre Lorenzo e Valentino tergiversano, sollecitando eccessivamente le logore rain montate sulle loro M1. Al 20° il maiorchino rientra, mentre il Dottore resta in pista, sbagliando. Quello che poteva essere una domenica da archiviare con un errore macroscopico del pesarese – che pagava 10 secondi di ritardo sul giro rispetto alle slick di Marquez – diventa un weekend positivo quando Jorge Lorenzo, nel tentativo di riavvicinare il podio che sarà poi competenza di Bradley Smith e Scott Redding, scivola alla Misano 1 ed è costretto al ritiro.
Passerella finale per Marc Marquez, che che recupera 14 punti su Valentino Rossi – quinto e sempre più leader del Motomondiale con 23 punti di vantaggio sul compagno di Team Jorge Lorenzo. Torna così in corsa per il titolo anche il campione del mondo in carica, che vede Lorenzo a +40 e Valentino a +63 punti in classifica generale, con cinque Gran Premi e 125 punti in palio da qui al termine della stagione.
da Misano,
Luca Pelliccioni
In pit lane Lorenzo e Marquez arrivano quasi a contatto, il maiorchino mantiene la posizione e ricomincia a spingere per scrollarsi di dosso – senza riuscirci – il campione del mondo in carica e Valentino Rossi, che approfitta proprio di un affondo del catalano per piazzare la staccata che in pochi metri lo porta dalla terza alla prima posizione, nel tripudio di Misano.
Passo migliore, quello del Dottore, che prende subito 8 decimi di vantaggio su Lorenzo. Peccato però che improvvisamente la pioggia cessi e i piloti siano costretti ad un nuovo cambio moto: più lungimirante Marquez, che rientra ai box al 18° giro, mentre Lorenzo e Valentino tergiversano, sollecitando eccessivamente le logore rain montate sulle loro M1. Al 20° il maiorchino rientra, mentre il Dottore resta in pista, sbagliando. Quello che poteva essere una domenica da archiviare con un errore macroscopico del pesarese – che pagava 10 secondi di ritardo sul giro rispetto alle slick di Marquez – diventa un weekend positivo quando Jorge Lorenzo, nel tentativo di riavvicinare il podio che sarà poi competenza di Bradley Smith e Scott Redding, scivola alla Misano 1 ed è costretto al ritiro.
Passerella finale per Marc Marquez, che che recupera 14 punti su Valentino Rossi – quinto e sempre più leader del Motomondiale con 23 punti di vantaggio sul compagno di Team Jorge Lorenzo. Torna così in corsa per il titolo anche il campione del mondo in carica, che vede Lorenzo a +40 e Valentino a +63 punti in classifica generale, con cinque Gran Premi e 125 punti in palio da qui al termine della stagione.
da Misano,
Luca Pelliccioni
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