E' un anno di rivoluzione in casa Mercedes. A partire dalla nuovissima F1 W13, non più nera ma con la classica colorazione delle Frecce d'Argento. E al volante una “new entry”: dopo il passaggio di Bottas in Alfa Romeo, infatti, il team di Brackley ha deciso di affidarsi al talento di George Russell. Da 3 anni in Formula 1 con la Williams, il britannico aveva già guidato la Mercedes nel 2020 per sostituire Hamilton fermato dal Covid. Risultato? Secondo posto in qualifica nel GP di Sakhir, leader per gran parte della gara fino ad una foratura e un problema nel cambio gomme che lo hanno portato “solo” alla nona posizione. Ora la consacrazione, la chiamata della scuderia più vincente degli ultimi anni e che vuole immediatamente rialzarsi dopo aver lasciato lo “scettro” a Max Verstappen e alla Red Bull.
La Mercedes lo farà sia con Russell ma, soprattutto, con l'unica certezza di questo 2022: Lewis Hamilton, dopo il lungo silenzio, è tornato più carico che mai. Il 37enne di Stevenage – sette volte campione del mondo, 103 Gran Premi vinti in carriera – va a caccia dell'ottava meraviglia che significherebbe sorpasso alla leggenda Schumacher. E' proprio il 44 uno dei grandi favoriti al titolo, così come lo stesso Verstappen e l'ambiziosa Ferrari di Leclerc e Sainz. Per tornare alla vittoria Lewis potrà contare su una monoposto “frutto del lavoro e della creatività di oltre duemila persone”, come spiegato dal Team Principal Toto Wolff. Pance strette e corte, filosofia opposta rispetto a quella della casa di Maranello. Chi avrà ragione lo si scoprirà lungo la stagione, a partire dall'esordio in Bahrain del prossimo 20 marzo.