Il primo giorno di Hamilton in Mercedes

In macchina ci salirà il 4 febbraio, a Jerez, quando la nuova Mercedes mostrerà al mondo linee e caratteristiche e soprattutto il giorno dopo, il 5, deputato da calendario ai primi colpi di gas. Intanto Lewis Hamilton fa il primo giro, a piedi, dello stabilimento di Stoccarda e comincia ad inaugurare il contratto che lo vede anche uomo immagine. La chiama “sfida”, dice la più dura della carriera, e intanto sorride e stringe mani e giura “ci sarà da divertirsi”. Il reparto corse investe nell'uomo della provvidenza per riscattare 4 stagioni 4 di magre impreviste, figuracce e cronometri lontani dai top team perchè in fondo il male oscuro della Mercedes Formula Uno è il più semplice da individuare e il più difficile da correggere. La macchina è, sperano era, lenta. E dunque il primo passo per Lewis sarà quello di avvicinarsi ai big, “togliere un secondo a giro” per andare sul concreto 50 di migliorie e 50 di manico. Perchè il pilota conta ancora, la guerra all'elettronica ha riportato l'uomo al centro di una disciplina per troppo temo governata dai led di tutti i colori. E di uomini, Hamilton, si troverà Rosberg al fianco. Nico, figlio di Keke. Eterna promessa con una genialogia da campione del mondo, sempre ad una curva dalla gloria come un varennino qualunque. Erano compagni agli esordi, ai tempi dei Kart. Quando dei due il futuro sembrava di Rosberg. Che oggi all'ombra dell'amico consacrato cercherà il colpo d'ala per ritornare, farsi vedere. Recuperare almeno un po' di tempo e smarcarsi da un nome ingombrante che chiama solo vittorie.

Roberto Chiesa

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy