Neve, freddo ma sopratutto tanto spettacolo.
Il rally di Svezia si conferma tra le gare più belle del panorama iridato ma anche una delle più difficili.
Ne sa qualcosa il campione del mondo Sebastien Ogier.
Mai in lotta per le posizioni di vertice, il pilota francese ha chiuso la gara scandinava con un deludente undicesimo posto.
Parziale consolazione per Ogier, i 4 punti conquistati con la seconda posizione nella power stage.
A farla da padrone è stato Thierry Neuville che ha riscattato il clamoroso errore di un anno fa, con una gara praticamente perfetta.
Il pilota della Hyundai ha fatto la differenza nelle prime speciali del venerdì e una volta passato al comando, ha gestito il primato con grande lucidità, grazie anche ad una I20 Coupè sempre più competitiva.
Per Neuville si tratta della settima vittoria in carriera, la prima in questa stagione mentre la casa coreana, può festeggiare anche il primo podio di Andreas Mikkelsen, che ha chiuso in terza posizione una gara molto più complicata del previsto.
In mezzo alle due Hyundai, la piacevole sorpresa di Graig Breen.
Il pilota nord-irlandese ha firmato la gara più bella della sua carriera, regalando alla Citroen il secondo gradino del podio.
Il tutto al termine di una rimonta spettacolare nel corso della seconda tappa, dove è riuscito a superare prima Paddon e poi Mikkelsen, tentando addirittura di insidiare Neuville.
Da segnalare il quarto posto di Esapekka Lappi che ha salvato il fine settimana svedese della Toyota.
Solo settimo Jari Latvala, che per tutto il week-end è stato costretto a lottare con un problema al differenziale anteriore della sua Yaris.
Davvero sfortunata la gara di Umberto Scandola.
Il pilota veronese è stato costretto al ritiro, a causa di un chiodo perso da una vettura che lo precedeva e che gli ha bucato il radiatore della sua Skoda Fabia.
Prossimo appuntamento con il campionato del mondo, dal 9 all 11 marzo, con il rally del Messico.
p.f.
Il rally di Svezia si conferma tra le gare più belle del panorama iridato ma anche una delle più difficili.
Ne sa qualcosa il campione del mondo Sebastien Ogier.
Mai in lotta per le posizioni di vertice, il pilota francese ha chiuso la gara scandinava con un deludente undicesimo posto.
Parziale consolazione per Ogier, i 4 punti conquistati con la seconda posizione nella power stage.
A farla da padrone è stato Thierry Neuville che ha riscattato il clamoroso errore di un anno fa, con una gara praticamente perfetta.
Il pilota della Hyundai ha fatto la differenza nelle prime speciali del venerdì e una volta passato al comando, ha gestito il primato con grande lucidità, grazie anche ad una I20 Coupè sempre più competitiva.
Per Neuville si tratta della settima vittoria in carriera, la prima in questa stagione mentre la casa coreana, può festeggiare anche il primo podio di Andreas Mikkelsen, che ha chiuso in terza posizione una gara molto più complicata del previsto.
In mezzo alle due Hyundai, la piacevole sorpresa di Graig Breen.
Il pilota nord-irlandese ha firmato la gara più bella della sua carriera, regalando alla Citroen il secondo gradino del podio.
Il tutto al termine di una rimonta spettacolare nel corso della seconda tappa, dove è riuscito a superare prima Paddon e poi Mikkelsen, tentando addirittura di insidiare Neuville.
Da segnalare il quarto posto di Esapekka Lappi che ha salvato il fine settimana svedese della Toyota.
Solo settimo Jari Latvala, che per tutto il week-end è stato costretto a lottare con un problema al differenziale anteriore della sua Yaris.
Davvero sfortunata la gara di Umberto Scandola.
Il pilota veronese è stato costretto al ritiro, a causa di un chiodo perso da una vettura che lo precedeva e che gli ha bucato il radiatore della sua Skoda Fabia.
Prossimo appuntamento con il campionato del mondo, dal 9 all 11 marzo, con il rally del Messico.
p.f.
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