Si è fermata tutta Serravalle e con il Castello tutta la Repubblica dei motori. E' il momento del silenzio per Walter, lui ha vissuto a tavoletta con il rumore delle marmitte e delle sgommate nelle orecchie. Le istuzioni sono li a testimoniare quanto fosse grande il personaggio di Walter Meloni. I Capi di Stato, il Segretario Arzilli, il Capitano di Castello. E la gente di Walter. Tutta la gente di Walter. In tuta a dire grazie ad un pezzo di storia dell'automobilismo. Ci sono messaggi pubblici, privati, dediche, chi ha nella vita almeno fatto un giro di pista ha la sensazione di aver perso un papà. Papà dei rally frequentati e organizzati dagli anni '70 con la Fiat e le varie Porsche, papà di tutti i piloti di pista sposata in seconde nozze. Coppa Renault, Formula Abarth con una monoposto che è ancora gelosamente custodita nel garage di casa Meloni, Formula 2.000. Ma i chilometri non bastano mai e non c'è bandiera a scacchi che dia a Walter il segno di fine corsa. Mai. Quindi nel 1987 fonda il W&D Racing Team con il quale fa incetta di successi alcuni anche con il figlio Paolo al quale ha trasmesso lo stesso bisogno dell'adrenalina che esce dal connubio macchina-pista. Ha sempre tenuto lontano gli anni, con la verve di un ragazzino e progettato e pensato al futuro. Sgambettato da una malattia, l'ultima curva di Walter Meloni è tra la sua gente che lo ha avvolto con un calore da fine corsa mai.
r.c.
r.c.
Riproduzione riservata ©
