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Tutto pronto per la 42ª Dakar: caccia a Al-Attiyah e KTM

Domani scatta la 42ª edizione del rally raid più famoso al mondo. Per la prima volta si correrà nel continente asiatico, più precisamente in Arabia Saudita. Occhi puntati su Alonso, Peterhansel, Al-Attiyah e Sainz nelle auto oltre alle KTM nelle moto.

di Alessandro Ciacci
4 gen 2020
Tutto pronto per la 42ª Dakar: caccia a Al-Attiyah e KTM

12 tappe, 7.850km di cui 5.100 di prove speciali: la carovana della Dakar è pronta per la 42ª edizione. Dopo Africa e SudAmerica, il Rally Raid più famoso al mondo si sposta in Arabia Saudita. Ci sono tutti i presupposti per un'edizione storica: la prima nel continente asiatico con ben 342 piloti iscritti provenienti da 50 nazioni, 170 tra moto e quad, 134 tra auto e side by side e 47 camion. Domani la prima tappa, da Jeddah ad Al Wajh risalendo lungo la costa del Mar Rosso per 752km (319km di speciale) in un terreno che presenta tutte le possibili superfici: sabbia, terra, asfalto, pietra e dune.

Non sarà certamente abituato a tutto questo Fernando Alonso, due volte campione del mondo F1, ma pronto a dar battaglia con la sua Toyota. I grandi favoriti sono i soliti: Peterhansel, Al-Attiyah e Sainz. Dal 2010 vince sempre uno di questi 3, fatta eccezione per il successo di Roma nel 2014. Tra le moto, favoritissimo lo squadrone KTM18 edizioni di fila dominate – con Toby Price, Matthias Walkner e Sam Sunderland. Per spezzare l'egemonia, Yamaha punterà tutto su Van Beveren e la Honda su Barreda Bort e Ricky Brabec. Prevista una sola giornata di riposo l'11, la Dakar 2020 si chiuderà il 17 gennaio con gli ultimi 447km da Haradh a Qiddiyah.


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