Ottava vittoria stagione per Sebastian Vettel. In Corea il campione del mondo in carica ha sbaragliato ancora una volta il campo, dominando dall' inizio alla fine il Gran Premio. Solo due interruzioni per l' ingresso in pista della Safety-car ha ravvivato la corsa, riportando gli avversari, Raikkonen in testa, a stretto contatto con il pilota tedesco. Se così non fosse successo, sarebbe stato il Gran Premio più noioso del 2013. Con Vettel scappato via già dalla partenza e tutti gli altri a combattere fra di loro per le posizioni di rincalzo. Alla fine è stato Raikkonen, futuro ferrarista, a conquistare il posto d' onore. Medaglia di legno per Grosjean. Grande prestazione di Nico Hulkenberg, quarto con la sua Sauber. Piazzamento impensabile alla vigilia. Tra l' altro, negli ultimi giri, ha dovuto lottare con due mastini come Hamilton, giunto poi quinto, ed Alonso, sesto. Hulkenberg era stato corteggiato dalla Ferrari per sostituire Massa l' anno prossimo. Sedotto poi abbandonato dalla rossa. A proposito della quale non c'è da dire nulla di nuovo. La Corea è stata l' esatto copione di tutta la stagione. Vettura sempre in difficoltà già da venerdì. Ormai Alonso, ora a meno 77 da Vettel, si è rassegnato e pensa all' anno prossimo. Ora la Formula 1 va in Giappone dove Vettel dovrebbe laurearsi campione del mondo per la quarta volta consecutiva. A 26 anni è un record. Per fortuna che l' anno prossimo cambieranno le regole con vetture completamente nuove. Altrimenti le gare avrebbero già il copione scritto in partenza.
Piero Arcide
Piero Arcide
Riproduzione riservata ©
